Calzature, pelletteria e accessori
Un bilancio molto positivo
per gli imprenditori di Confindustria

MACERATA - A fare il punto dopo le fiere sono stati i presidenti di sezione dei comparti interessati, Castricini, Sciamanna e Piervincenzi. Migliorano i dati dell'occupazione

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di Luca Patrassi 

Calzature, pelletteria ed accessori: il dopo fiere visto dagli imprenditori della territoriale di Macerata di Confindustria. Stamattina, nella sala riunioni dell’associazione di categoria in via Weiden, a fare il punto, il bilancio di Micam, Mipel e Lineapelle sono stati Alessio Castricini, Sergio Sciamanna e Matteo Piervincenzi, rispettivamente presidenti delle sezioni accessori, pelletteria e calzature.

Confindustria_FF-1-325x217Ad aprire la serie degli interventi è stato Piervincenzi che ha illustrato dati positivi su tutti i fronti: «Le fiere – ha detto Piervincenzi – hanno visto realizzate le nostre aspettative iniziali, c’è un consolidamento della ripresa dei comparti, le presenze sono cresciute del 25%, per la metà sono presenze internazionali, in particolare europei, poi Giappone e Corea del Sud e Kazakistan, si sono visti meno africani ma questo è dovuto alla stagionalità delle collezione presentata. Il fatturato del comparto è salito del 14% rispetto al 2021, mentre l’export segna un incremento del 23%. C’è stato un rimbalzo dei livelli occupazionali, il settore ha recuperato 1751 addetti, inversione di tendenza incoraggiante ma non sufficiente a recuperare la quota persa nel biennio pandemico. Peraltro il recupero è disomogeneo, le dinamiche inflative hanno inciso sugli utili e a questo si aggiunge che le materie prime non registrano segnali di abbassamento, un altro fronte di preoccupazione resta quello del conflitto russo-ucraino».

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Matteo Piervincenzi

Sul Micam c’è una presa di posizione di Confindustria: «Gli eventi hanno intercettato il forte dinamismo della domanda dei buyer italiani e soprattutto esteri, testimoniando il consolidamento della ripresa dei comparti rappresentati. Sotto i riflettori un totale di oltre 1.800 aziende espositrici, che hanno incontrato 48.276 visitatori professionali, in crescita del 25% rispetto alla precedente edizione. Per le Marche hanno partecipato 109 espositori di cui 100 del distretto Fermano-Maceratese. Importante la risposta dei compratori stranieri: circa la metà dei buyer arrivano dall’estero. A certificare la centralità e l’importanza di questi eventi la presenza dei rappresentanti del Governo come i Ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini, il viceministro Valentino Valentini, i  sottosegretari Lucia Albano e Paola Frassinetti e i rappresentanti delle istituzioni locali che hanno visitato i quattro appuntamenti in questi giorni, scegliendo le fiere come punto di vista privilegiato sulle dinamiche del settore: in particolare hanno ricordato l’importanza di fare sistema tra i vari comparti rappresentati in fiera, l’inimitabilità del Made in Italy, la centralità del ruolo della formazione per garantire la competitività e hanno sottolineato l’indotto del turismo dedicato alla moda, che rappresenta una parte importante delle presenze registrate in Italia e, soprattutto, a Milano.  Accanto alle manifestazioni, sono stati numerosi e seguitissimi gli appuntamenti di approfondimento che hanno trattato temi importanti per il settore come sostenibilità, innovazione e tendenze.  Importante, poi, il ruolo della formazione che è stata anche al centro dell’evento “Formazione,  orientamento, certificazione delle competenze: Confindustria Moda, Rete TAM e Unioncamere per la crescita dei talenti”. Ampio spazio è stato dato ai giovani provenienti da tutto il mondo attraverso progetti ad hoc: i designer della nuova generazione hanno così dimostrato il loro talento, tracciando un percorso fatto di innovazione, creatività e tecnologia che caratterizzerà in futuro i comparti protagonisti dei quattro eventi. Chiusa questa edizione si guarda già alla prossima: Micam Milano, Mipel e TheOneMilano si terranno dal 17 al 20 settembre 2023 e Homi Fashion&Jewels dal 15 al 18 settembre 2023 insieme a Fiera Milano».

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Sergio Sciamanna

Sulla stessa lunghezza d’onda il referente del comparto pelletteria Sergio Sciamanna: «C’è stato un aumento degli ordinativi, buyer in crescita anche nel comparto pelletteria molto aziende si dedicano al terziario e al lusso a discapito del proprio brand».

La riflessione di Alessio Castricini: «Riscontri positivi per la nostra fiera che si è svolta in contemporanea a Micam. I numeri danno il quadro di una situazione che fa ben sperare per un ritorno alla normalità dopo la pandemia, attendiamo di vedere l’evoluzione del mercato».

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Alessio Castricini

Il direttore di Confindustria Gianni Niccolò ha ricordato il progetto della “shoes Valley”: «l’obiettivo è quello di creare un sistema integrato di marketing del territorio. Ne parleremo con il nuovo organismo creato dalla Regione per la promozione del territorio». Quanto a Lineapelle Confindustria osserva: «Si è chiusa all’insegna di una grande energia e di una serie di stimoli stilistici e di business, che trovano conferma nell’alta affluenza dei buyer e nella qualità del lavoro di networking svolto in fiera. Un risultato di grande positività confermato dai numeri in forte crescita, che ne consolidano il ruolo di unico salone di riferimento globale per la filiera della moda, del lusso e del design. I dati confermano che Lineapelle 101 è stata un’edizione di ritorno all’internazionalità prepandemica. La fiera ha visto la presenza di 1.161 espositori, provenienti da 42 Paesi (61,7% italiani, 38,3% esteri) di cui 101 provenienti dalle Marche (11 Ancona, 3 Ascoli Piceno, 42 Fermo, 43 Macerata, 2 Pesaro Urbino) e 22.000 buyer e addetti ai lavori: il 42% in più rispetto alla precedente edizione dedicata alle collezioni estive (febbraio 2022), il 6% in più rispetto a quella invernale (settembre 2022), oltre 17.000 visitatori, di cui il 41% dei visitatori è arrivato dall’estero con una particolare brillantezza da parte dei visitatori provenienti, per quanto riguarda l’Europa, da Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito e Paesi Bassi; solida la presenza degli operatori turchi, mentre dall’Asia molto interessanti e rassicuranti sono stati gli ingressi dei buyer giapponesi e coreani, insieme all’iniziale ritorno dei cinesi.Particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione dei materiali e delle tecniche i lavorazione così come ai giovani designer emergenti».

(foto di Fabio Falcioni)



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