Alberto Pilato lascia il Consiglio,
al suo posto Debora Bravi

POLITICA - Avvicendamento nelle fila di Insieme per San Severino ufficializzato nell'ultima assise. Il sindaco ha fatto il punto sulla ricostruzione: «Sono 360 i cantieri chiusi»

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Debora Bravi

L’ultima seduta del Consiglio comunale di San Severino si è aperta con un avvicendamento nei banchi dell’opposizione dopo le dimissioni del consigliere Alberto Pilato della civica “Insieme per San Severino”. L’assise settempedana ha convalidato, con il voto unanime dei presenti, la nomina di Debora Bravi, consigliera neoeletta della stessa lista, assente alla seduta per motivi di lavoro. La Bravi alle Amministrative del 2021 aveva ottenuto complessivamente 173 ed era quindi la prima dei non eletti. A lei il sindaco Rosa Piermattei, ha espresso i migliori auguri di buon lavoro ringraziando, per l’attività svolta in Consiglio comunale, il dimissionario Alberto Pilato. Ringraziamenti sono giunti anche dal capogruppo della lista “Insieme per San Severino”, Tarcisio Antognozzi, che ha sottolineato in aula: «Il consigliere Pilato si è distinto in vari anni di Consiglio comunale per l’alto senso istituzionale, per la sua competenza e per una grande capacità di dialogo con gli altri gruppi consiliari. Lo salutiamo con un po’ di rammarico pur comprendendo bene le ragioni che hanno spinto alla sua decisione». Alla consigliera neoletta «che con entusiasmo e passione saprà dare il proprio contributo» è stato indirizzato il saluto di Antognozzi cui è seguito quello del capogruppo della lista “San Severino Futura”, Francesco Brioni, il quale ha ringraziato Pilato, ricordando l’impegno e la passione per la politica ma soprattutto l’impegno per la città, e dato il benvenuto alla neoeletta consigliera. Auguri alla nuova componente del Consiglio sono giunti pure dal presidente dell’assise, Sandro Granata.

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Un cantiere a San Severino

Venendo alla ricostruzione, sono 360 i cantieri chiusi. Il dato è stato fornito, nelle comunicazioni durante l’assise dal sindaco Rosa Piermattei. «Il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto – ha spiegato il primo cittadino settempedano – è di quasi 225 milioni di euro, esattamente 224 milioni 625 mila 467 euro. Solo per la ricostruzione privata la cifra già stanziata è di 218 milioni 652 mila 633 euro. La somma andrà per il recupero di 533 edifici, di cui 270 interessati da interventi di ricostruzione leggera. Altri 100 edifici saranno invece interessati dalla ricostruzione pesante per un importo di 92.321.865,63 euro, 160 dall’Ordinanza 100 per un importo di 83.170.312,41 euro e 3 dall’Ordinanza 13/2017 per un importo di 1.076,689,45 euro. In totale sono 1.152 le istruttorie presentate all’ufficio Sisma. Di queste, 383 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 394 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes. Ulteriori 362 pratiche sono quelle relative alla Ordinanza 100 emanata dal Commissario Straordinario Sisma per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse. Con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 13 le pratiche presentate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro».

Dei 360 cantieri già chiusi 314 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al Sisma Bonus. È di circa 5 milioni di euro, infine, la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici. Il Comune in questi giorni ha liquidato anche il Cas, il contributo autonoma sistemazione di dicembre. Lo hanno percepito 356 nuclei familiari per un importo di 258.970,97 euro.



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