Giorgio Medori
Legge sui sottotetti, pratiche bloccate dopo la legge regionale: «La Regione non può fare leggi diverse da quelle dello Stato, li avevo già avvertiti con una lettera, ma non mi hanno dato ascolto».
Giorgio Medori, ingegnere civitanovese commenta il diniego da parte dell’Asur di concedere l’autorizzazione all’abitabilità igienico sanitaria dal momento che la legge nazionale impone limiti diversi da quelli previsti dalla Regione. Per il momento l’empasse si è verificato a Pesaro, primo comune ad aver avviato le procedure per effetto della legge regionale che è del giugno 2021, ma il rischio che si propaghino in tutta la regione gli effetti di una legge regionale in contrasto con quella nazionale c’è.
E lo nota lo stesso Medori che all’indomani dell’approvazione della legge regionale che abbassava a 2,20 metri la media per ottenere l’abitabilità dei sottotetti scrisse alla Regione: «La legge regionale, sicuramente meritevole di apprezzamento per il recupero dei sottotetti e per l’ovvio non consumo di suolo, necessita per essere applicata del rispetto del decreto ministeriale del 1975 che fissa invece l’altezza minima media e requisiti igienici sanitari principali dei locali di abitazione a 2,70 metri, l’altezza minima media dei locali abitabili contro i 2,20 della legge regionale e a 2,40 metri per corridoi, disimpegni in genere, bagni, ripostigli fatta eccezione per le zone montane. Segnalai all’epoca il conflitto legislativo Stato-Regione, osservando anche i possibili futuri danni patrimoniali legati agli oneri concessori versati per l‘urbanizzazione dei sottotetti che non garantirebbero l’abitabilità dei locali e la vendita come superfici abitabili, ma mi fu risposto in maniera assurda senza argomenti e oggi si vedono gli effetti di quel provvedimento».
(l. b.)
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