«Il dono è un gesto di solidarietà sociale, è uno di quei doveri che ci ricorda l’articolo 2 della Costituzione Italiana. La sanità diventa buona sanità quando incontra una eccellente società. Ed un’eccellente società è fatta dallo spirito di abnegazione di un team di giovani medici e infermieri che compiono il miracolo, durante una notte di neve, di moltiplicare la vita e da un uomo, un padre, uno sposo che decide, in vita, di diventare un donatore». Così l’Azienda sanitaria di Fermo commenta e parla dell’espianto e della donazione degli organi di Priamo Palmieri, morto mercoledì a 56 anni per un’emorragia celebrale all’ospedale Murri. L’uomo, originario di Pieve Torina dove gestiva la sua attività di oreficeria interrotta dal sisma del 2016, si era trasferito a Porto Sant’Elpidio da terremotato. Il tiro con l’arco era la sua passione sin dal lontano 2008 quando ha iniziato con gli “Arcieri del Medio Chienti”, associazione di cui poi era diventato presidente.
La donazione degli organi è stata una sua precisa volontà, il suo ultimo desiderio, un gesto di amore fortemente voluto anche dalla moglie Franca. L’espianto è stato eseguito al Murri, nel cuore della notte, reso più complesso dalla neve e perfettamente completato nel pomeriggio di ieri. Il personale di sala, impegnato nell’attività di prelievo, non ha esitato a partire alle 3.30 del mattino, nel timore di non arrivare in tempo, per terminare le procedure chirurgiche alle 16.30 di ieri senza fermarsi un attimo. Ciò ha permesso a tre equipe chirurgiche di avvicendarsi e coordinarsi nel prelievo di polmoni, fegato, reni e cornee.
Il personale della sala operatoria di Fermo, composto dai dottori in scienze infermieristiche Davide Coscia e Noemi Rogante (strumentisti), Antonio Maglioli, Cristina Evandri e Elia Paglialunga coordinati da Claudio Carosi, ha lavorato insieme agli anestesisti Michela Romanelli, Luisanna Cola e Daniela Fiore. Si sono avvicendati i chirurghi Enrico Dalla Bona, coordinatore chirurgo trapiantologo da Ancona, i colleghi della chirurgia toracica di Padova, Eleonora Faccioli e Alessandro Rebusso, l’oculista Giovanni Spinucci di Fermo. La rete trapiantologica nazionale, coordinata a livello regionale dalla Francesca De Pace e locale da Daniela Fiore, ha destinato gli organi trapiantabili secondo una rigorosa e complessa lista di attesa nazionale.
«Un plauso all’eccellente lavoro dei nostri operatori sanitari – il commento del commissario straordinario dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta –. Una dimostrazione di professionalità e dedizione con cui si sono superare condizioni proibitive, grazie ad un impeccabile lavoro di squadra che ha coinvolto molteplici unità operative del nostro ospedale. Alla famiglia del signor Palmieri un pensiero di vicinanza e di gratitudine per l’esempio di solidarietà».
Addio a Priamo Palmieri, istruttore di tiro con l’arco: donati gli organi
Una persona speciale anche nella morte
Condoglianze a tutta la famiglia
Lo conoscevo !! Brava persona!! condoglianze alla famiglia!!riposi in pace!
È proprio vero signori si nasce...
che la terra ti sia lieve caro Priamo!!!
Grazie Priamo ....Pievetorina ti ricorderà per il ragazzo che eri ...ma soprattutto per il gesto di altruismo .ciao
RIP....una persona meravigliose...come poche
Che la terra ti sia lieve.
Grande uomo
Bravissima persona Priamo, fino alla fine!
È stato fino alla fine una persona bravissima..riposa in pace
Rip
Alessandro Lambertucci veramente
Condoglianze
RIP
Sei una persona meravigliosa
Grande
Una grande persona
Condoglianze alla famiglia.
Condoglianze alla famiglia
Un uomo
Condoglianze ai familiari. Riposi in pace
Sentite condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla famiglia
condoglianze ai sui cari!
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