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Quando Pino Brizi marcò Pelè

IL RICORDO dell'incontro del 27 giugno 1967 fra la Fiorentina e il Santos, prima gara del triangolare Torneo Città di Roma, una delle poche apparizioni in Italia di Edson Arantes do Nascimento, scomparso ieri a 82 anni. Gianluca Brizi: «Mio padre stimava anche Maradona ma considerava il brasiliano più completo perché ambidestro e fortissimo anche di testa»

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27 giugno 1967, stadio Comunale di Firenze. Fiorentina Santos, torneo città di Roma: Pelè e Pino Brizi in campo

di Andrea Cesca

Il 27 giugno 1967 il Santos di Pelè, pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento, gioca allo stadio Comunale di Firenze contro la Fiorentina di Giuseppe “Pino” Brizi.

La prima gara del triangolare Torneo Città di Roma vede impegnate la squadra viola e l’undici brasiliano, la Roma riposa per l’occasione. Pelè, la grande stella del calcio, ha già vinto due titoli mondiali. La Fiorentina allenata da Beppe Chiappella scende in campo con Albertosi, Rogora, Vitali, Pirovano, Ferrante, Brizi, Hamrin, Bertini, Brugnera, De Sisti, Cosma. La partita, giocata in notturna, termina 1a 1, Pelè si procura il calcio di rigore del momentaneo vantaggio. Tra i 40mila spettatori presenti sugli spalti c’è un bambino arrivato da Prato insieme al babbo per vedere Pelè. Quel bambino è Paolo Rossi. O Rey aveva ricordato commosso l’episodio in occasione della morte del bomber azzurro.

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Pino Brizi

«Mio padre è stato un estimatore di Pelè – dice Gianluca Brizi, figlio del compianto Pino – . Il suo rammarico è stato di averlo affrontato solo al Torneo Città di Roma. Dico rammarico perché in occasione dei Mondiali in Messico il babbo era tra il gruppo allargato dei calciatori convocabili in Nazionale. Valcareggi nel chiudere la lista preferì altri giocatori, sarebbe potuta essere un’altra occasione per incontrare Pelé». Il più grande calciatore di tutti i tempi, immaginiamo, per Pino Brizi? «Proprio così – replica Gianluca Brizi – .Ovviamente mio padre stimava anche Maradona ma considerava Pelè più completo perché ambidestro e fortissimo anche di testa».

Pelè ci ha lasciato ieri all’età di 82 anni, era in gravi condizioni da tempo. Giuseppe Brizi, il calciatore maceratese più forte e vincente di sempre, è mancato lo scorso giugno: l’amministrazione comunale di Macerata ha avviato l’iter per contitolare anche con il suo nome lo stadio Helvia Recina.

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