La chiesa di San Giovanni
Le opere custodite nella chiesa di San Giovanni, a Macerata, saranno presentate l’1 gennaio dalla Diocesi. L’appuntamento è alle 16 e nasce su proposta della Polizia locale.
Nell’occasione l’attenzione si soffermerà in particolare sull’altare della Madonna di Loreto, di Sforza Compagnoni (1649), e sul presepio di Giuliano Alberti (1749). «Le presentazioni che si stanno svolgendo in chiesa – spiega don Luca Riz, dell’ufficio liturgico della diocesi – variano di volta in volta, focalizzando così gli aspetti più pertinenti al tempo liturgico. Il primo giorno di gennaio la chiesa ci invita a celebrare Maria quale theotókos, cioè madre di Dio, titolo attribuitole dai padri del concilio ecumenico di Efeso nel 341».
«Le due opere selezionate – aggiunge l’architetto Giacomo Alimenti, dell’ufficio tecnico della diocesi – coprono un arco di cento anni, ma fanno riferimento al medesimo mistero cristologico: l’incarnazione. Proveremo dunque a leggere il linguaggio simbolico delle arti visive per penetrare il messaggio sotteso alle opere, con una duplice chiave interpretativa: cosmologica e teologica. L’arte cristiana, del resto, ci dice di un Dio che si incarna nella storia». Terminata la presentazione, dalle 17,30, seguirà il programma liturgico con la recita del rosario, il canto del vespro con l’accompagnamento della cetra e la celebrazione della messa. La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 16,30 alle 19.
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