Premio “Mani amiche”,
consegnati i riconoscimenti

POLLENZA - E' organizzato dalla Società operaia di mutuo soccorso, quello alla memoria è stato destinato ad Alberto Damiani. Tra i premiati ci sono artigiani, un ex sindaco, un critico d'arte, un custode, per 30 anni, del campo sportivo

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La consegna del premio

Premio “Mani amiche” ad una famiglia artigiana, al custode del campo sportivo, ad un ex sindaco e maestro elementare, ad un critico d’arte e, alla memoria, ad Alberto Damiani, fondatore dell’Avulls di Pollenza. Ieri al teatro Verdi di Pollenza la consegna del premio della Società operaia di mutuo soccorso “Giuseppe Lazzarini” di Pollenza (tra le associazioni più antiche delle Marche che dal 1867 opera per i concittadini in stato di necessità).

Mani-Amiche-1-650x554È la quarta edizione del premio e in tanti ieri hanno risposto all’invito del presidente della Soms, Simone Damiani. Con lui, a fare gli onori di casa, c’era il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli, oltre al direttivo della Soms. Il premio “Mani amiche” è andato ai pollentini Andrea, Caterina e Giuliana Marinozzi, tre cugini che rappresentano «la terza generazione di una famiglia dedita all’arte, al restauro e all’antiquariato sin dall’inizio del ’900», a Vittorio Sorichetti «persona mite e laboriosa, custode del campo sportivo di Pollenza per quasi trent’anni, che ha visto crescere tantissimi dei nostri ragazzi ora adulti», a Enrico Giorgi «già sindaco di Pollenza e per 37 anni maestro elementare, amato da tutti i suoi alunni negli anni ’60, ’70, ’80”», ad Alvaro Valentini «critico d’arte di enorme esperienza e competenza, curatore di tantissime mostre di pittura, scultura e fotografia realizzate a Pollenza e dintorni».

Teatro-Giuseppe-Verdi-Pollenza-1-488x650Ma è stato il Premio alla memoria a suscitare l’emozione più grande. Premio assegnato ad Alberto Damiani, scomparso nell’agosto di quest’anno «fondatore e presidente della sezione Avulls di Pollenza, allenatore di calcio, già presidente della Soms. Una vita spesa al servizio della comunità e della sua famiglia». Sul palco, a ritirarlo, la moglie Flora Benedetti e il figlio Simone, oggi presidente della Soms: «Sin dalla nascita del premio, quattro anni fa, gli altri soci volevano assegnarlo a mio padre, sono io che non ho voluto, visto che ne avevo “ereditato” la presidenza: la gioia è grande stasera, non lo nascondo».



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