Attraversa due province e 16 comuni:
la ciclovia del Chienti e Potenza è realtà

OPERA - Conclusi i cantieri, un intervento da oltre 5 milioni. Il tracciato è lungo 340 chilometri. Il presidente dell'Unione montana Matteo Cicconi: «Posso dire con orgoglio che siamo arrivati a concludere i lavori con largo anticipo. Il progetto vuole valorizzazione le aree montane dal punto di vista turistico, economico e infrastrutturale»

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Una delle postazioni della ciclovia

di Mauro Giustozzi

La ciclovia del Chienti e del Potenza è una realtà, con cantieri che si sono chiusi addirittura in anticipo sui tempi previsti dal cronoprogramma. Un tracciato di circa 340 km che attraversa due province e 16 comuni, e si connette con le direttrici trasversali disposte lungo le principali vallate fluviali del fiume Chienti e del Potenza.

ciclovia-chienti-potenza-20221118-WA0014-325x244A tirare le fila e mettere in sinergia tutti i soggetti interessati è stata l’Unione montana Potenza Esino Musone, che ha curato tramite il proprio Ufficio tecnico la progettazione ed ha seguito la realizzazione delle opere previste, affidate alla ditta Francucci di Treia, che hanno interessato comuni del Maceratese e Anconetano, ovvero Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Corridonia, Esanatoglia, Fabriano, Macerata, Matelica, Mogliano, Petriolo, Pollenza, San Severino, Sarnano, Tolentino, Treia e Urbisaglia.

Il progetto è stato finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nel quadro del Por Fesr 2014/2020 Asse 8, con contributo pubblico di 5.016.000 di euro. Il progetto di fattibilità è stato redatto dalla società Contram Spa in quanto la prospettiva partiva dalla necessità di incentivare l’uso della bicicletta integrandolo con quello dei mezzi pubblici, vale a dire autobus e treno; l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha bandito poi una procedura aperta per l’affidamento dei servizi tecnici e poi una successiva gara per l’individuazione dell’impresa affidataria dei lavori, che è risultata essere la ditta Francucci di Treia.

ciclovia-chienti-potenza-20221118-WA0013-e1671127558658-325x235«Il termine per la conclusione dei cantieri era fine 2022 e posso dire con orgoglio che siamo arrivati a concludere i lavori con largo anticipo – afferma il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi- il che rappresenta in fatto di opere pubbliche quasi un unicum e il merito va ascritto a tutti coloro che si sono impegnati per conseguire questo obiettivo. Il sistema di mobilità sostenibile ciclabile nelle vallate del Chienti e del Potenza nasce dall’esigenza di uno sviluppo della mobilità lenta, dolce in aree particolarmente vocate da un punto di vista paesistico ambientale ed integra il sistema ciclabile e la rete di trasporto pubblico locale ferroviario ed automobilistico, al fine di favorire l’interscambio modale e le forme di mobilità collettiva e condivisa. Il progetto vuole valorizzazione le aree montane dal punto di vista turistico, economico e infrastrutturale, realizzando infrastrutture volte allo sviluppo della mobilità ecosostenibile, alla costruzione di opere complementari al servizio dei ciclisti e all’individuazione di percorsi cicloturistici all’interno delle aree urbane del cratere sismico, con l’obiettivo di riqualificare percorsi e strade secondarie poco trafficate».

ciclovia-chienti-potenza-20221118-WA0008-e1671127590468-325x228A disegnare l’intero sistema un pool di professionisti esperti riuniti in raggruppamento temporaneo: lo Ssudio Fontana & Lotti ingegneri associati di Riva del Garda (capogruppo), la Ea group srl di Terni, lo Studio geologi associati Federico Sabatini e Tonino Uffreduzzi di Terni, l’architetto Francesca Eugenia Damiano di Macerata, contenuti e grafica totem geometra Maria Pia Melonari. Il prossimo imminente step di questo importante progetto sarà la digitalizzazione della ciclovia del Chienti e del Potenza per cui chiunque potrà collegarsi al portale Cuore di Marche dove saranno disponibili tutte le informazioni utili del sistema di rete strutturato, con descrizioni, immagini, dati tecnici e tracce gps sia dell’intero sistema ciclovia che dei percorsi consigliati dei singoli comuni, complete di mappe interattive e link utili. «Non è stata realizzata semplicemente una ciclabile -conclude il presidente Cicconi- ma anche opere complementari al servizio dei ciclisti come parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodale attrezzati, ciclostazioni e punti di informazione ciclo turistica».

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