«Capriolo pericoloso?
No a ordinanze per abbatterlo»

PENNA SAN GIOVANNI - Le associazioni animaliste e ambientaliste della provincia prendono posizione sui casi avvenuti nel comune dell'entroterra. «Occorre valutare attentamente la situazione e adottare scelte ponderate»

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Un esemplare di capriolo (Foto d’archivio)

 

«Come, giustamente ha riferito il sindaco di Penna San Giovanni, occorre attentamente valutare la situazione e adottare scelte ponderate. Un’eventuale ordinanza per abbattere il capriolo sarebbe illegittima, esponendo a possibili censure anche in sede penale». Così le associazioni animaliste e ambientaliste della provincia di Macerata (Argo, Lav, Legambiente, Lipu, Oipa e Wwf) lanciano un messaggio chiaro: non uccidere l’esemplare che nei giorni scorsi ha attaccato un paio di persone a Penna San Giovanni (leggi l’articolo), come riportato da Cronache Maceratesi.

«Il capriolo potrebbe aver caricato perché le persone si sono avvicinate incautamente o perché, all’improvviso, si sono imbattute nell’animale che non ha trovato vie di fuga ed è stato costretto a difendersi. Dalla metà di giugno alla metà di luglio i caprioli si riproducono, e il maschio difende il proprio territorio. Sta a noi tutti adottare i comportamenti utili a non metterci in pericolo».

Le associazioni si rendono disponibili al confronto e alla collaborazione, «invitando il sindaco ad utilizzare ogni risorsa disponibile, visto peraltro l’enorme patrimonio di conoscenza e competenza che possono offrire sia il Cras, sia le facoltà di Scienze naturali e veterinaria di Camerino».

Pericolo capriolo a Penna San Giovanni «Ha già ferito due persone»



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