Sefro abbraccia la Tirreno Adriatico
«Entroterra meraviglioso per il ciclismo»
(Foto/Video)

IL VIA alla quinta tappa che attraversa il Maceratese, l'entusiasmo degli appassionati alla partenza. La soddisfazione del sindaco Tapanelli: «Tutto il territorio dell'Unione montana si presta ad ospitare escursioni ed attività legate alle due ruote». Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli: «Questa fantastica parte delle nostre zone terremotate oggi è protagonista, tutti insieme possiamo far ripartire il turismo e l'artigianato»

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Il conto alla rovescia per il via

 

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La partenza da Sefro

di Monia Orazi

Sefro ha abbracciato con il suo panorama, circondato da monti leggermente innevati e temperature tiepide, la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, con arrivo a Fermo.

WhatsApp-Image-2022-03-11-at-13.08.13-2-325x244A dare il via con la bandiera rosa dalla piazza del Comune, il sindaco Pietro Tapanelli: «È un’emozione fortissima perché chiaramente l’evento è di rilevanza internazionale, ci sono anche le dirette di Eurosport in lingua inglese, un parterre di campioni di assoluto rilievo, in continuità con eventi quali la Strade Bianche e la Milano Sanremo, fino al Giro d’Italia. Un susseguirsi di eventi importanti, il ciclismo è un momento di sport fuori dai luoghi tradizionali, che attraversa fisicamente questi, dando visibilità alla zona montana ed ai comuni interessati. Tutto il territorio dell’Unione montana e quello di Sefro si presta ad ospitare escursioni ed attività legate alle due ruote».

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Elia Viviani e Alaphilippe

Prima del via tantissime persone, sotto al sole tipico, davanti al palazzetto dello sport, si sono godute il rito della firma dei ciclisti, con la sfilata delle squadre, accogliendo i loro beniamini con lo sventolare delle bandierine, scatti a ripetizione con il cellulare e la caccia all’autografo dei più famosi: dal leader della generale Tadej Pogacar al campione del mondo Julian Alaphilippe, dal talento cristallino Remco Evenepoel a Filippo Ganna ed Elia Viviani. A godere della partenza di tappa a Sefro anche l’imprenditore Niccola Rossi detto Lino, noto produttore di trote, tra gli sponsor dell’evento: «Oggi per la prima volta abbiamo ottenuto questa Tirreno-Adriatico come partenza da Sefro, un piccolo paese dell’entroterra. Usciti dal terremoto, usciti dalla pandemia abbiamo approfittato di questo grande evento per far conoscere le nostre zone a tutti, a questa nuova generazione di ciclisti che amano la montagna. È stata una cosa di grande successo, il nostro è un posto ideale per le diverse tipologie di ciclismo, tra le montagne e con una fitta rete di sentieri. Dal turismo vogliamo ripartire, anche se c’è la guerra ed i tempi sono incerti, in qualche modo ripartiremo».

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Sandro Parcaroli con Giovanni Torresi

A rappresentare il Coni, è stato il vicepresidente regionale Giovanni Battista Torresi: «Questa è una manifestazione che tanti vorrebbero avere, evidentemente gli organizzatori hanno trovato un posto ideale, un bellissimo posto da far conoscere perché pur dopo tanti anni, in molti ancora non conoscono queste zone interne del maceratese. Seguo il ciclismo sin da piccolo, questi percorsi che ci sono per mountain bike, qui nell’alto maceratese sono bellissimi ed eventi come questo sono un modo per far conoscere le nostre zone». Entusiasta anche il sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli, che lancia un appello ai sindaci per fare sinergia sul turismo: «Questa fantastica parte del nostro territorio terremotato oggi è protagonista, una bellissima cosa che questa carovana transita nei paesi dell’entroterra, partendo da questo luogo bellissimo. Voglio dire a tutti i 55 sindaci che dobbiamo parlare tutti insieme di questo territorio meraviglioso che abbiamo, da solo non posso fare niente, tutti insieme possiamo far ripartire il turismo, l’artigianato specialmente in questo periodo».

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Renzo Marinelli

È stato per la prima volta dieci anni fa l’attuale consigliere regionale ed ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli a portare nell’entroterra maceratese le grandi corse ciclistiche: «Abbiamo cominciato nel 2012, siamo al sesto evento, abbiamo avuto anche il passaggio del Giro d’Italia, siamo stiamo puntando molto sulla promozione del nostro territorio tramite il ciclismo, ci sta dando molta soddisfazione anche i nostri concittadini è importante avere degli eventi così in queste nostre zone. Abbiamo avuto situazioni difficili ed ora vogliamo guardare avanti».

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Tullio Patassini

Vede il ciclismo come inserito in un sistema di promozione complessiva della montagna, l’onorevole Tullio Patassini: «Parliamo di montagna trecentosessanta giorni l’anno, questo è il nostro slogan per una montagna che sia da vivere tutto l’anno, che deve essere conosciuta, questa è l’occasione per far conoscere il nostro bellissimo territorio, i nostri borghi, i nostri scrigni artistici, i nostri contenitori culturali al grande pubblico. Magari qualcuno guardando le immagini di questa bellissima manifestazione si innamora di questo territorio, che ha tantissimo da offrire al livello di un turismo soft, un modo uscire dalla pandemia, gli ospiti potranno trovare ampi spazi, con grande opportunità di vivere veramente in un ambiente salubre e bello».

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I bambini dell’asilo

Presente anche Stefano Belardinelli, presidente Contram, che lancia l’idea di individuare dei sentieri per le bici gravel, quelle con ruote rinforzate per strade sterrate e ghiaiose, che consentono di fare lunghe percorrenze: «Abbiamo voluto rendere omaggio all’evento con un autobus raffigurante una bellissima immagine di Montelago, per la promozione del territorio, come avvenuto per altri comuni terremotati. Questo è un luogo a me molto caro, perché noi lo abbiamo inaugurato nel 2021 con la corsa in montagna. La Tirreno-Adriatico richiama un’altra cosa che sta partendo, su cui ci stiamo attrezzando, questa nuova specialità il gravel, oramai i ciclisti si vogliono muovere magari dalla costa, sulle strade asfaltate verso le montagne. Sfruttando i percorsi esistenti, quelli legati al turismo lento, i sentieri già tracciati ed individuandone di nuovi con il gravel, è un tema che ci proietta verso manifestazioni nazionali ed internazionali, ci fa stare al passo con i tempi, ed in questo territorio porta sempre più persone, questo è un segno di speranza per tutto». Un conto alla rovescia prima del via, sotto il saltellare festante dei bambini dell’asilo, Tapanelli ha sventolato la bandiera rosa e la lunga carovana è partita, tra i sorrisi e gli scatti della gente comune, assiepata lungo il percorso. A garantire la sicurezza tutte le varie forze dell’ordine provinciali, tante associazioni di volontari e protezione civile, per chiudere le strade al passaggio della corsa.

WhatsApp-Image-2022-03-11-at-13.08.12-2-325x244L’ITINERARIO – La corsa è partita alle 13,10 da Sefro. Considerando una velocità media di 40 chilometri orari, i ciclisti arriveranno a Castelraimondo alle 13,28. Lungo la provinciale 502 passeranno a San Severino alle 13,43. Nelle frazioni di Cesolo e Colcerasa le due ruote sfrecceranno tra le 13,49 e le 14,02. Raggiunto il valico di Pietra Rossa alle 14,10, i ciclisti passeranno a Cingoli alle 14,18. Nel territorio del Balcone delle Marche, le biciclette passeranno dalla provinciale 502 alla 25, in direzione Treia. Alle 14,34 passeranno a Grottaccia, mentre a Chiesanuova alle 14,39. Arriveranno a Treia, sulla provinciale 128, alle 14,45. Passaggio a Passo di Treia alle 14,50. La carovana a questo punto si avvicinerà a Macerata: Pollenza alle 15, Piane della Rancia alle 15,06 e Sforzacosta alle 15,11. Direzione Piediripa dove passeranno lungo la provinciale 485 alle 15,19 e sulla provinciale 46 alle 15,30. Infine, Monte San Giusto alle 15,40 prima di passare lungo la provincia di Fermo: Montegranaro alle 15,44, Monte Urano alle 15,57, Sant’Elpidio a Mare alle 16,02, Tre Archi alle 16,16, Lido di Fermo alle 16,20, Capodarco alle 16,33, Ete Caldarette alle 16,49, Madonna d’Ete alle 16,52 e arrivo a Fermo previsto tra le 17,10 e le 17,15.

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Giovanni Torresi con l’imprenditore Niccola Rossi

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