Lavora un mese, guadagna un euro:
tartassata una dipendente
della Motorizzazione Civile

CORRIDONIA - Una funzionaria si è vista detrarre quasi tutto lo stipendio: «A febbraio ho dovuto stringere la cinghia e dovrò farlo anche per le prossime settimane. E mi trovo con le bollette e il mutuo da pagare»

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La busta paga di 1 euro

 

di Gianluca Ginella

Lavorare per un euro. Non è sfruttamento, è solo una questione di tasse che hanno colpito, tutte insieme, la paga di una funzionaria della Motorizzazione di Macerata che a febbraio si è vista azzerare lo stipendio ed è rimasta con giusto i soldi per pagarsi un caffè, salvo che non si entri in un bar dove hanno alzato i prezzi.

«Ho messo sul mio stato di Whatsapp la foto della busta paga e le persone credevano fosse uno scherzo, che avessi fatto un fotomontaggio. Invece è tutto vero» dice a Cronache Maceratesi la funzionaria, di Corridonia, che preferisce non comparire con nome e cognome. Per farla breve, senza perdersi tra ritenute, conguagli, sostituti di imposta che tutti sommati hanno portato alla maxi detrazione, basti dire che su uno stipendio lordo di 2.217 euro, le tasse si sono mangiate 2.216 euro. «Però poi ho gli encomi per il mio lavoro da parte del ministero – dice la dipendente statale -. Penso che il ministero nemmeno lo sappia e queste siano cose che vengono fatte dalla Ragioneria centrale di Latina». E con uno stipendio di un euro come fa? «A febbraio ho dovuto tirare la cinghia, e dovrò farlo anche per le prossime settimane perché il prossimo stipendio verrà accreditato il 23 del mese. Ho da pagare le bollette, il mutuo ma questo mese ho lavorato gratis. Parte della detrazione è dovuta ai 100 euro di Renzi che prima non prendevo ma che poi sono stati dati a tutti quanti durante il lockdown. Io non voglio che mi vengano dati se poi se li riprendono tutti insieme».

 



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