“Strade Geo-Grafia Umana”, gli scatti, in mostra all’ex Upim di Macerata, sono quelli di Paolo Cudini che con la sua Nikon ha incontrato e “rubato” volti di molte persone che sono diventate un affresco di tanta umanità. La mostra è stata inaugurata oggi pomeriggio e rimarrà aperta fino al 6 gennaio.
Da sinistra: l’assessore Oriana Piccioni, l’artista Nazareno Rocchetti, Paolo Cudini, il sindaco Sandro Parcaroli, la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti
«Anche in questa mostra le mie opere sono prive di titoli e luoghi – spiega Cudini -, non ci sono parole ma solo immagini che descrivono quello che vedo. Per me sarebbe difficile descrivere con le parole quello che immortalo con la mia inseparabile Nikon, solo street photograpy reale, vera, pura, senza inganno o modifiche grafiche» Dopo la precedente mostra a Palazzo Ricci dedicata interamente alla donna, «dopo numerose richieste da parte di amici e conoscenti, porto i miei lavori artistici nella mia amata città. Ci sono molti bravi fotografi, ognuno ha scelto il suo ramo, io mi distinguo dagli altri per i soggetti immortalati. Io descrivo la “mia strada”, il ritratto urbano e tutte le sensazioni che corpo, occhi e volto lasciano capire quando sono furtivamente riprese nel quotidiano. Non sono un fotografo da studio, quando cammino per le città devo camuffarmi tra le persone, nessuno si mette in posa, non esistono selfie, non uso flash, ti devi accontentare della luce che trovi. Tante volte gli scatti li ho realizzati nella penombra, a volte sotto un lampione, altre volte all’opposto con eccesso di luce. I miei scatti non vengono progettati a tavolino, vado a fortuna ed immortalo velocemente quello che trovo. Più volte sono uscito con altri fotografi e nel momento di confrontarci mi veniva sempre fatta la stessa domanda “ma quando l’hai fatta questa foto, io dove ero?”. La foto di strada è libertà, non sempre è facile creare emozioni a chi la vede, è pura libertà di espressione».
Cudini spiega ancora: «Questa mostra è un messaggio all’indifferenza, un messaggio alla fraternità tra i popoli dove gli eroi sono gli indifesi che ci danno lezione di vita attraverso i loro sorrisi. La poetessa Beatrice Monceri che nella mia precedente mostra a Macerata ci ha omaggiati con le sue splendide poesie vicino alle mie opere, scriveva “spingi i tuoi giorni nel tuo palazzo d’aria con finestre di vento”. Questa volta voglio trasportarvi attraverso le mie immagini in giro per il mio mondo, nella mostra troverete una sola immagine di Macerata, un’opera esposta a New York, per il resto ci saranno solo scatti esposti nelle mie mostre di Roma, Modena, San Pietroburgo, Saratov, Tula, Varsavia, Treia e tante altre città. Per molto tempo ho portato le mie opere in giro per il mondo ed ora porto il mio mondo a Macerata».
All’inaugurazione della mostra presente il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, la presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, l’assessore Oriana Piccioni e Natasha Stefanenko.
(redazione Cm, foto di Fabio Falcioni)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Complimenti Paolo !Si nota chiaramente che hai delle ottime qualita’ per dimostrare che sei un grande fotografo!