“Fossili” per ritrovare il tempo perduto,
nei reperti il tesoro di Serrapetrona
(Video)

TAGLIO del nastro per l'esposizione realizzata grazie alla raccolta archeologica e palentologica di Giorgio Recchi: una selezione che comprende anche l’enorme uovo dell’uccello-elefante per spiegare l’evoluzione della vita sulla terra

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Inaugurata la mostra a Palazzo Claudi

di Gabriele Censi

Il tesoro di Serrapetrona torna al pubblico con  l’apertura della mostra “Fossili, il passato ritrovato” a Palazzo Claudi, aperta fino al 31 dicembre 2022  ad ingresso gratuito (il sabato dalle 15.30 alle 18.30, domenica e festivi dalle 10,30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30,negli altri giorni su prenotazione).

Umberto-Nicosia

Umberto Nicosia

A spiegare cosa è stato selezionato per questa quarta esposizione tratta dal ritrovamento nel 2006 della raccolta archeologica e palentologica di Giorgio Recchi è stato il professor Umberto Nicosia della Sapienza di Roma, oggi pensionato, che continua il lavoro di catalogazione iniziato allora con una squadra di giovani studenti diventati nel tempo affermati professionisti. Dal mini-dinosauro all’enorme uovo dell’uccello-elefante, un viaggio affascinante tra questi antichissimi narratori di mondi perduti. «La novità è il tema – spiega Nicosia – la speranza di fossilizzazione è di uno su un milione, abbiamo dato un impronta didattica per destare la curiosità nei giovani anche con la bellezza.  I fossili aiutano a sfatare alcuni luoghi comuni, come quella sulla dimensione dei dinosauri, che nel nostro immaginario sono sempre enormi: spesso questi animali erano invece piccoli, tranquilli e paciosi»

fossili-1-325x183Sono stati i bambini i Serrapetrona a tenere il nastro inaugurale come segno di continuità della presenza umana in questi territori segnati da Sisma e pandemia. Con questo fermento culturale l’obiettivo è fermare lo spopolamento nel segno della memoria: «La memoria è il nostro patrimonio – interviene la sindaca Silvia Pinzi -, Recchi ha ricomposto la storia dell’evoluzione della vita sulla terra e dell’uomo».

Silvia-Pinzi

Silvia Pinzi

«L’obiettivo è mettere insieme alla fine del percorso, in un grande contenitore, tutto il tesoro di Serrapetrona», ha detto Tommasso Casci Ceccacci della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Sono intervenuti per i saluti istituzionali il consigliere regionale Renzo Marinelli, il presidente della Unione Montana Giampiero Feliciotti e il presidente della Fondazione Claudi che ospita la mostra Massimo Ciambotti

fossili-3-325x183L’esposizione accompagna il visitatore alla scoperta dei fossili, raccontando come si formano, illustrando la loro capacità di spiegare l’evoluzione, di testimoniare la biodiversità e di mostrarci animali estinti, spesso impressionanti, come i gigantostraci, predatori marini vissuti 400 milioni di anni fa, simili a giganteschi scorpioni (in mostra il fossile di un esemplare rinvenuto negli Stati Uniti). Tra i fossili più sorprendenti c’è l’enorme uovo dell’ “uccello-elefante”. Il processo di fossilizzazione ha consentito la conservazione di quelle che oggi sono le uova più grandi del mondo (pari a circa 150 uova di gallina): sono uova provenienti da enormi “uccelli” (erano in realtà incapaci di volare), simili agli struzzi, che popolavano la terra fino a poche centinaia di anni fa; per le loro dimensioni, che potevano raggiungere i 3 metri di altezza, vengono chiamati “uccelli-elefante”. Si conoscono attualmente meno di 30 uova di questo tipo, conservate intere, in tutto il mondo; l’esemplare di Serrapetrona è stato rinvenuto in Madagascar e risale al 1700 d.C.

Fossili-2-325x183L’evento  voluto dal Comune di Serrapetrona è sostenuto dalla Regione Marche e realizzato con il fondamentale apporto scientifico della Sapienza Università di Roma e il sostegno di  Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Unione Montana dei Monti Azzurri, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Fondazione Claudi e Fìdoka.

Info: 0733 908321 (Comune di Serrapetrona), facebook: Fossili, il passato ritrovato

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