di Gianluca Ginella
Dipendenti senza mascherine: scattano le chiusure per cinque attività, tra cui un bar, uno chalet, un chiosco e due aziende cinesi. Alcune di queste attività sono state anche sospese perché impiegavano lavoratori in nero. Sanzioni anche a persone (venti le violazioni riscontrate) che sono state trovate senza Green pass, in particolare 14 di queste sono state trovate in un locale notturno di Morrovalle (si tratta di clienti). L’operazione è dei carabinieri del Nucleo tutela del lavoro che hanno operato insieme all’ispettorato del lavoro. Controlli che hanno riguardato, nel corso di due settimane, 9 aziende, e in tutte sono state riscontrate irregolarità. In particolare cinque di queste sono state chiuse per violazioni alla normativa sul Covid: impiegavano personale senza mascherine. Si tratta, per quanto riguarda Civitanova, di un bar (sospeso anche perché impiegava lavoratori in nero), di un tomaificio (anche questo sospeso per lavoro nero) e di un chiosco. A Tolentino è stato chiuso un borsettificio (pure sospeso per lavoro nero). Infine la quinta attività è a Porto Recanati (si tratta di uno stabilimento balneare e ristorante, pure questo raggiunto dalla sospensione dell’attività perché impiegava lavoratori in nero). In totale sono 61 i lavoratori identificati nel corso delle ispezioni, 24 i dipendenti impiegati senza contratto di lavoro. I carabinieri hanno anche contestato 20 violazioni per il green pass. Di questi, 14 sono stati trovati in un locale notturno di Morrovalle. Sequestrato inoltre un autolavaggio, in seguito ad indagini che sono state svolte nelle scorse settimane. Sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (mancavano il documento di valutazione dei rischi, non era stata fornita alcuna informazione e formazione dei lavoratori e non era stata garantita la sorveglianza sanitaria per i dipendenti).
(Ultimo aggiornamento alle 17,15)
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