Matteo Salvini insieme al sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli
di Leonardo Giorgi (foto di Fabio Falcioni)
«Felice di tornare dopo una vittoria nella splendida Macerata, che ha avuto voglia di cambiare dopo cento anni». Matteo Salvini sale le scalette che portano in piazza della Libertà di Macerata e, nonostante il fiatone, non rinuncia a battere il martello sul tema green pass. Se le prime parole vanno al sindaco Sandro Parcaroli che ha portato lo scorso anno il centrodestra a vincere in città, quelle successive passano dalla V di vittoria alla V di vaccino, che il leader della Lega si è fatto questa mattina. A fare gli onori di casa, tra gli altri, l’assessore Andrea Marchiori e il commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti.
Selfie con i sostenitori
«Il mio vaccino è stata una libera scelta – spiega Salvini -. Io sono per la libertà. Voglio vivere in un paese libero e ognuno deve essere libero di scegliere come curarsi. Basta guardare ai contagi. Guardiamo invece il numero di terapie intensive. Il 98% sono libere al momento. E basta rinchiudere in casa i ragazzi che hanno vissuto un anno senza scuola. Ieri fortunatamente siamo riusciti a limitare la normativa sul green pass visto che qualcuno parla di obbligo per i trasporti pubblici, treni, aerei o addirittura scuola». Proprio sull’obbligo vaccinale, Salvini sostiene che «vogliamo garantire la salute a chi ha più di 60 anni con il vaccino. Ma non penso che gli scienziati tedeschi o inglesi siano matti quando dicono che vaccinare sotto i 18 anni non sia saggio».
Salvini, venuto in piazza per raccogliere firme sul Referendum Giustizia, prima di concedersi a decine di selfie con i suoi elettori (circa un centinaio presenti), non risparmia stoccate al Movimento 5 stelle e al Ddl Zan: «Noi siamo al governo e rimaniamo al governo, per l’Italia moderna. Non vogliamo più stare in ostaggio dei tira e molla tra Grillo e Conte. Noi pensiamo all’Italia. Minacciano di uscire dal Governo? Ma magari». «Per quanto riguarda il ddl Zan, io campo per la libertà. Se a Macerata due gay o due lesbiche si baciano per strada, nessuno si deve azzardare a insultarli. Ma non venite a insegnare nelle scuole elementari che non esistono maschio o femmina e che siamo tutti fluidi». Alla fine dell’intervento Salvini è andato a cenare in un locale in piazza e successivamente andrà allo Sferisterio per assistere alla prima dell’Aida.
Il DegustaOpera consegnato a Matteo Salvini da Confartigianato Macerata
Noto con piacere che il senatore Salvini non segue le stesse regole che ha deciso nei consigli dei ministri. Almeno stavolta non utilizza la mascherina per asciugarsi il sudore
Ma manco il nostro Sandro Parcaroli Sindaco di Macerata indossa la mascherina? Neanche a tenerla a portata di mano.
Evidentemente i sondaggi gli hanno consigliato di fare così, lui decide in base all'andamento dei sondaggi.
Ieri sera , dopo essere stato emesso il decreto "green pass" ti sei indispettito...dai giornalisti ,ti eri dimenticato...ke la LEGA e FI fanno parte della #maggioranza
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Intanto Draghi ha gettato la maschera ed è diventato un imbonitore alla pari di scienziati terroristi come Galli, i Pregliasco e company. E senza contraddittorio pubblico. Purtroppo la Lega deve soffrire smacchi nel governo Draghi, perchè non può lasciare campo libero a PD, Sel, 5 Stelle, eccetera, che ci porterebbero all’obitorio.
«L’appello a non vaccinarsi, è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori o fai morire. Questo è. Senza vaccinazione, si deve chiudere, di nuovo».
10 – 100 – 1000 Mario Draghi
@Iacopo Ciccarelli
Io sono due volte vaccinato e ho il green pass. Sono contento di averlo fatto. Ma se la maggior parte della popolazione si vaccina, chi deve avere qualche preoccupazione è chi non si vaccina. Ora, se la maggior parte si vaccina, perché si dovrebbe chiudere di nuovo? Si chiuderanno quelli che non si sono voluti vaccinare, tutt’al più.
E’ come per l’antinfluenzale (a cui le mie condizioni di salute mi hanno abituato da svariati anni, con benefici indubbi): chi non vuol farla si becca un’influenzona coi fiocchi. Certo: nessuno si augura di contagiarsi, ma il vaccino deve pur funzionare e servire a qualcosa. Sennò che ce lo siamo fatto a fare?
Non c’era bisogno di dirlo, non è neanche lontanamente immaginabile che si possa imporre una scelta ad un uomo che ci rappresenta l’essenza stessa dell’indomabilità.
Non imporre ma far pagare! Se si tocca il portafoglio allora ci sarà massima adesione. Chi si ammala e non è vaccinato deve pagare tutte le cure necessarie alla sua guarigione se si rivolge al SSN. Chiaro!?
X Ornella serafini
Quindi facciamo pagare pure chi si fa un trapianto di fegato perché beveva?
Facciamo pagare pure le cure oncologiche a chi fumava?
Facciamo pagare il metadone a chi si droga?
Facciamo pagare un aborto perché potevano mettersi il preservativo?
Facciamo pagare tutte le persone che si rivolgono al servizio sanitario perché hanno avuto un comportamento sbagliato?
Bella questa, non mi vaccino devo pagare il Servizio sanitario se prendo il covid.
Quindi se prendo il morbillo e non sono vaccinato devo pagare?
Se fumo e prendo il cancro ai polmoni devo pagare?
Se bevo e ho bisogno di un nuovo fegato devo pagare?
Se non mi infilo il preservativo devo pagare per l’aborto?
Se mi drogo devo pagare per disintossicarmi?
Comunque erano si e no 49!
Per ogni vaccinato positivo si multino dieci non vaccinati, se al vaccinato positivo vien la febbre la multa venga raddoppiata, se il vaccinato positivo con la febbre viene ospedalizzato la multa venga triplicata, e così via.