Edilizia, approvato l’ordine del giorno
per adeguare il regolamento comunale

MACERATA - Proposta dal consigliere Carbonari accolta da tutta la maggioranza. L'assessore Iommi: «Abbiamo subito capito che era necessario procedere all’adozione di misure puntuali che vadano incontro alle esigenze e alle istanze della cittadinanza, cercando di limitare, per quanto possibile, l’alea discrezionale e le incertezze»

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L’assessore Silvano Iommi

 

Attività di edilizia libera: approvato l’odg per adeguare il regolamento comunale. Durante il Consiglio comunale di ieri, è stato approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere di maggioranza Claudio Carbonari e accolto dall’amministrazione e da tutta la maggioranza con l’intervento dell’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi sull’adeguamento regolamento edilizio comunale alla legge regionale 20 aprile del 2015. La maggioranza ha proposto l’ordine del giorno per sollecitare il Comune nell’adeguamento del regolamento edilizio rispetto a quanto previsto sia dal Testo unico edilizia che dalla legge regionale 20 aprile 2015, n. 17, con particolare riferimento alle attività di libera edilizia, agli arredi delle aree pertinenziali delle abitazioni, dei piccoli appezzamenti di terreno e degli orti urbani. «Pur nella comprensione della necessità di una riforma complessiva del Rec (Regolamento edilizio comunale) abbiamo subito capito che era necessario procedere all’adozione di misure puntuali che vadano incontro alle esigenze e alle istanze della cittadinanza, cercando di limitare, per quanto possibile, l’alea discrezionale e le incertezze che caratterizzano quella che le recenti norme di settore definiscono come “edilizia libera”», ha spiegato l’assessore Iommi.

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Claudio Carbonari

«È risultato urgente, dal punto di vista politico e amministrativo, cambiare passo rispetto al passato e dare maggiore attenzione alle esigenze della cittadinanza in quanto è capitato che siano emersi dubbi sulla effettiva regolarità delle esecuzioni che, in alcuni casi, sono risultate anche sgradevoli e non consone alla valorizzazione ambientale e paesaggistica del territorio», ha aggiunto il consigliere Carbonari. «Il territorio comunale – continua l’amministrazione –  è infatti caratterizzato da un rilevante aspetto di “diffusione urbana” con la presenza di molti insediamenti abitativi con conseguenti necessità di avere a disposizione elementi di arredo e spazi funzionali per le esigenze manutentive di tali contesti abitativi. Riguardo gli arredi delle aree pertinenziali dei piccoli appezzamenti di terreno e degli orti urbani, è stata evidenziata una sempre più diffusa esigenza presso la cittadinanza di installare manufatti a servizio di edifici esistenti su giardini, corti o spazi esterni di esclusiva pertinenza delle abitazioni. C’era, in molti casi, incertezza normativa riguardo alla concreta installazione e al concreto utilizzo di tali manufatti sempre a causa della mancanza di regolamento o autorizzazione. L’adeguamento del regolamento comunale permetterà ora di definire la qualità sul piano del decoro urbano e le tipologie sul piano urbanistico-edilizio». L’assessore Iommi ha infine precisato che «la Legge Regionale 8/2018 concede per i comuni del cratere un tempo di 5 anni per adeguare il Rec, per cui entro il 2023 si dovrà completare questo processo di revisione complessiva del più importante e complesso strumento per il governo dell’attività edificatoria del territorio comunale. Naturalmente, il tutto dovrà avvenire nel rispetto dello spirito definito dall’intesa Stato Regioni del 2016 adottata dalla Regione Marche».



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