Francesco Cittadini
di Francesco Cittadini *
Il 3 giugno sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate – grazie ai dati dell’Omi (Osservatorio mercato immobiliare) – le statistiche regionali sul mercato immobiliare residenziale.
Secondo l’Agenzia «risulta evidente come l’andamento del mercato immobiliare sia stato fortemente influenzato dal lockdown dovuto all’emergenza epidemiologica Covid 19 che ha provocato una sospensione temporale di tutte le attività per buona parte del 2020». Nella tabella che segue troviamo due indicatori su base annuale:
– Ntn, numero di abitazioni oggetto di compravendita;
– Imi, quota percentuale dello stock di abitazioni compravenduto.
Interessante innanzitutto osservare come a livello regionale, ogni anno, circa una casa e mezza su 100 viene compravenduta (indice Imi), dato che si è consolidato in regione da circa un lustro. A livello provinciale Macerata si conferma prevedibilmente al terzo posto a metà tra il nord e il sud della Regione, con una flessione contenuta e leggermente sotto la media regionale. Continua il commento dell’Agenzia: «L’analisi delle tabelle rileva infatti una spiccata diminuzione del numero di transazioni in gran parte del territorio regionale, maggiormente accentuata nei capoluoghi provinciali dove Ancona e Macerata accusano una diminuzione di compravendite superiore al 16%. Solo le provincie di Ascoli Piceno e Fermo mantengono un trend positivo, in controtendenza con l’andamento regionale».
Infatti è a livello di capoluogo, considerando quindi solo il territorio comunale, che Macerata segna il passo, dividendo l’ultimo posto con Ancona che però intercetta il triplo delle vendite in termini assoluti.
Ma se la provincia ha tenuto e il capoluogo ha perso, allora quali sono i comuni che hanno sostenuto le compravendite provinciali?
Per scoprirlo è necessario prima inquadrare la divisione in zone compiuta dagli uffici.
Per maggiore chiarezza si riporta l’elenco delle zone con a fianco il numero dei comuni ricompresi.
Bene. Abbiamo sorprese e conferme.
Le conferme riguardano la costa dove i tre comuni – Civitanova Marche, Potenza Picena e Porto Recanati – guidano la classifica come immaginabile.
Le sorprese, anche se piccole in termini assoluti, riguardano la zona alta collinare settentrionale e soprattutto quella appenninica, con rispettivamente +26,9% e +67,8%.
Ma come si colloca il 2020 negli ultimi anni? Ci si potrebbe aspettare una caporetto ma questa non si è verificata. Ci sono stati momenti peggiori, il 2013 e 2014 su tutti. Facendo 100 il livello di compravendite del 2004, di seguito abbiamo la rappresentazione grafica dell’andamento storico provinciale.
Per quanto riguarda il primo trimestre 2021, sono disponibili al momento statistiche per “zona centro Italia”. Si osserva un netto cambio di passo con un +30% per i capoluoghi e un +41% per i non capoluoghi rispetto al pari periodo dell’anno scorso.
Anche a livello nazionale si conferma il trend di forte ripresa delle transazioni a partire da fine 2020 e aumentato d’intensità nei primi tre mesi del 2021. I comuni non capoluogo di provincia corrono più velocemente, come nelle Marche, rispetto ai capoluoghi.
*Dottore Commercialista – Tartuferi & Associati
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