Parcaroli accelera sulla discarica:
«Rifiuti a Cingoli per tutto il 2022,
ma bisogna fare presto per il nuovo sito»

MACERATA - Il tema è stato trattato in Consiglio comunale, secondo il primo cittadino l'assemblea dei sindaci va convocata con urgenza: «Togliamo di mezzo l’assurdità di ottanta siti che ci hanno fatto perdere tempo». Approvato il bilancio, polemiche tra maggioranza e opposizione

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Il sindaco Sandro Parcaroli

 

di Luca Patrassi

Sulla questione della nuova discarica provinciale, tra i temi trattati nella seduta del Consiglio comunale, c’è stata una decisa presa di posizione del sindaco Sandro Parcaroli che ha chiesto di definire con urgenza la questione e di farlo a partire dalla prossima assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale ambientale da convocare con urgenza. Parcaroli non ha mancato di attaccare le posizioni dell’ex sindaco Romano Carancini che ha indicato come sede del nuovo ospedale un terreno alla Pieve che ospitava la discarica, «cosa che sapevamo» ha osservato il primo cittadino, ed ha attaccato anche quanti hanno fatto perdere tanto tempo indicando ottanta siti per la nuova discarica. «Ora – ha spiegato Parcaroli – bisogna fare presto: trovare un sito idoneo che sia centrale, discutere con il Comune ed assicurare il giusto indennizzo a chi si prenderà in carico la nuova discarica che ha anche un fine sociale visto che eviterà di spendere quelle tante risorse aggiuntive che si renderebbero invece necessarie per portare eventualmente i rifiuti a Fermo. Nel frattempo, con un accorgimento tecnico e in accordo con la Regione, penso che la discarica di Cingoli possa accogliere ancora i rifiuti del Cosmari per tutto il 2022, poi si dovrà passare al nuovo sito. Nuovo sito che dobbiamo individuare subito, togliendo di mezzo l’assurdità di ottanta siti che ci hanno fatto perdere tempo, togliendo posti come il Colle dell’Infinito o quei Comuni che hanno già dato e molto in termini di discarica. Penso a un sito che sia centrale rispetto al territorio da servire».

Oriana-Piccioni

L’assessore Oriana Piccioni

Poi si è parlato di bilancio, di consuntivi e della criticità legata ai residui attivi e ai crediti di dubbia esigibilità. L’assessora Piccioni ha illustrato i contenuti dell’atto finanziario, il consigliere pentastellato Roberto Cherubini ha contestato il fatto che la relazione dei revisori contabili sia stata presentata solo venerdì scorso, non nei termini di legge ed ha annunciato che il M5S non partecipa al voto. Il capogruppo di Fdi Pierfrancesco Castiglioni ha ricordato, non senza una forzatura politica cromatica, «il ventennio di governo di centrosinistra» che ha portato a questo bilancio consuntivo frutto per larga parte del governo già a guida Carancini. «Per i numeri siamo a posto, pur i conti tornando – ha aggiunto – si tratta di un bilancio che non possiamo convivere per l’aspetto che sta sotto i numeri, ci sono scelte politiche che non abbiamo condiviso. Un esempio per tutti è quello del ricorso sistematico ai mutui». Diversi gli interventi sull’argomento bilancio e tra questi quelli dei consiglieri Montaguti, Contigiani, Perticarari, Cicarè, Fornaro e Carbonari. In tarda serata il voto di approvazione del bilancio: 29 voti favorevoli su altrettanti consiglieri presenti.

 

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