«Case di riposo, mancano gli infermieri:
così il sistema è a rischio»

MACERATA - Ordine del giorno di Elisabetta Garbati (Macerata Rinnova) che ha chiesto al sindaco di intervenire, facendosi carico del problema all'Asur e in Regione. L'atto è stato approvato, ma emendato. «Forse aspettare non è la strategia migliore in questa emergenza sanitaria, poiché si rischia di arrivare troppo tardi»

- caricamento letture
Garbato_FF-13-325x217

Elisabetta Garbati

 

«L’attuale situazione pandemica e l’emergenza sanitaria ha colpito con particolare accanimento tutte le strutture comunitarie e residenziali per anziani, con i noti e drammatici esiti, le perdite economiche, i mancati ristori e l’esodo di infermieri, i quali rappresentano le uniche figure sanitarie di riferimento all’interno di queste strutture. La forte richiesta di personale sanitario proveniente dall’Asur sta mettendo a rischio tutto il sistema della garanzia del servizio infermieristico presso le strutture socio-sanitarie del territorio».  Queste le parole della lista civica Macerata Rinnova, che attraverso la consigliera Elisabetta Garbati ha proposto in Consiglio comunale un ordine del giorno relativo all’emergente carenza infermieristica all’interno delle strutture residenziali per anziani del Comune e dell’Ats15, «considerando – aggiunge la consigliera – che in quasi tutti i Comuni della provincia sono presenti strutture residenziali per anziani (Residenze Protette, Case di Riposo) che sono per il 99% pubbliche, ospitano circa 300 anziani dove operano complessivamente 25/30 infermieri tra dipendenti Comunali, delle Coop.ve e dell’Asp.  Attualmente – continua Garbati – vi sono diverse cooperative che non hanno più infermieri e l’Asp Ircr è ormai al limite della resistenza. Sono a rischio le sostituzioni per le assenze (riposi, malattie, ferie) che vengono tamponate con turni straordinari, cancellazione dei riposi, doppi turni. A breve la situazione diverrà particolarmente grave e sarà necessario tagliare turni di servizio. In tale panorama l’Asp Ircr ha un peso determinante in quanto gestisce 2/3 dell’utenza anziana con circa 200 posti letto ed oltre 15 infermieri, di questi una buona parte sono nella graduatoria del concorso Asur e probabilmente verranno chiamati prima dell’estate. In tale contesto, difficile per tutti, la sanità privata intercetta gli infermieri neo laureati che entrano nel mondo del lavoro offrendo ulteriori “benefit”, oltre allo stipendio, alloggio e vitto. In questo momento da più parti arrivano appelli affinché tutte le istituzioni interessate affrontino rapidamente la situazione delle strutture per anziani». Macerata Rinnova desidera trovare risposte ai bisogni di assistenza espressi da tante famiglie di maceratesi prefigurando «uno scenario di chiusura, di perdita dei pubblici servizi di assistenza e la conseguente ricaduta sulle famiglie e sulle strutture ospedaliere. La carenza dei servizi minimi essenziali – aggiunge la consigliera – espone di fatto le strutture al rischio della revoca delle autorizzazioni da parte del soggetto titolato al rilascio dell’autorizzazione, ossia il Comune stesso, innescando un potenziale e pericoloso loop istituzionale». Garbati ha sollecitato il sindaco Parcaroli, in qualità di autorità sanitaria locale «ad affrontare il problema per attivare azioni congiunte e condivise; a porre la problematica all’Asur ed alla Regione al fine di trovare soluzioni repentine, senza ulteriori rimandi e prima dell’emergenza estiva; di chiedere all’Univpm, nell’ottica di un implementazione d’investimenti per la medicina territoriale l’ampliamento, per il futuro, del numero chiuso dei posti riservati al corso di laurea in Scienze Infermieristiche». L’ordine del giorno è stato approvato dalla maggioranza, ma emendato, cioè solo dopo aver posto in essere «delle modifiche che rilanciano una politica di attesa; aspettare – spiega Garbati  – che finisca la pandemia o quanto meno che si riduca sensibilmente, aspettare l’esito dell’attivazione della graduatoria del concorso Asur, espletato a febbraio 2021, dal quale attingere per l’assunzione a tempo indeterminato infermieri nell’ambito dell’Asur Marche. Forse – conclude la consigliera – aspettare non è la strategia migliore in questa emergenza sanitaria, poiché si rischia di arrivare troppo tardi, quando oramai è più difficile trovare soluzioni al problema».



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X