Alessio Sopranzi, 18 anni, studente di Porto Recanati
di Alice Marabini
Alessio Sopranzi, giovanissimo di Porto Recanati, diciotto anni compiuti da poco e con le idee molto chiare sul suo futuro e sui progetti da portare avanti. È lui il vincitore di un contest tutto social, indetto dalla famosa influencer Ginevra Iorio. Con un logo minimal ma di grande di impatto, Alessio, che frequenta l’istituto “Podesti Calzecchi Onesti” di Ancona e Chiaravalle, trionfa in mezzo a centinaia di partecipanti, tra cui anche grafici professionisti. Ora il simbolo da lui creato è su tutta la linea di abiti da lei prodotti.
«A febbraio c’è stato un contest sui social. Gineva Iorio, influencer con 100 mila followers su Instagram, altrettanti su Youtube e con quasi mezzo milione di seguaci su Tik Tok, chiedeva, attraverso le sue storie, se ci fosse qualcuno disposto a fare un logo per la sua collezione di vestiti e io ho mandato un’ email con una grafica creata da me. Poco tempo dopo, vengo contattato proprio da Ginevra che mi comunica di aver vinto il concorso. Ero ancora minorenne ed è stata davvero una bella soddisfazione, in gara c’erano anche grafici professionisti». Queste sono le parole di Alessio che con orgoglio racconta come è nata l’idea del logo vincente: «Ginevra chiedeva un logo inerente ai viaggi, ho immaginato che in molti avrebbero fatto la stessa cosa, un aeroplanino in stile Telegram, io invece volevo fare qualcosa di diverso. Avevo davanti agli occhi un mappamondo. Ho fatto il disegno stilizzato, al quale ho aggiunto una “G”, iniziale del suo nome, e una “I” come a reggere il mappamondo. È un logo minimal ma molto di impatto che infatti è stato molto apprezzato dall’influencer ma anche dall’agenzia con la quale Ginevra collabora, Bianchini 1969. Il logo oggi si può vedere dappertutto, io e Ginevra siamo ancora in contatto così come con l’agenzia che da subito mi ha accolto e fatto sentire parte di un team». Un grande traguardo questo per Alessio che da circa un anno e mezzo è nel mondo della grafica: «Ho sempre fatto dei piccoli lavori. Mi capita spesso di fare servizi, qualche lavoro per dei tatuatori, per dei ragazzi dell’università. Ho anche creato un piccolo studio professionale vicino casa, con materiali e attrezzature adeguati a fare foto e lavori. Ho studiato veramente tanto e la maggior parte del lavoro l’ho fatto da solo. Sono molto fiero di me».
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