Inaugurato l’ampliamento della storica cantina di via Crispi, nel centro storico di Macerata
di Giulia Mencarelli (foto di Andrea Petinari)
Tra pagine di storia risorgimentale, musica tradizionale e tutto quello che l’anima di via Crispi nel centro storico di Macerata può raccogliere, si inaugura il nuovo spazio del circolo ricreativo. Seconda soltanto alla Cantina del Sole di Bologna, il circolo di via Crispi si registra tra le cantine più antiche d’Italia.
Narciso Ricotta
«Tra due anni festeggeremo i 100 anni del circolo, l’ultimo rimasto attivo. A chi prenderà il nostro posto, chiederemo di gestire con cura e rispetto l’eredità tramandataci dagli anziani», ha dichiarato il presidente Lorenzo Longhi. Presente ieri al taglio del nastro anche il candidato sindaco del centrosinistra, Narciso Ricotta: «Siamo stati, come amministrazione, molto contenti di questo ampliamento. Qui si porta avanti la tradizione dello stare insieme, fatta di culture e generazioni differenti. Come ultima cantina rimasta attiva, testimonia quelle tradizioni che giorno per giorno devono essere rinnovate con una socialità diffusa».
Dal 1873, la sede dell’ex Giardinetto ha proliferato ‘figlie’, fatte di spazi di condivisione, di crescita e di rispetto per la cultura della tradizione. Un luogo che in molti rimpiangono ma che poi hanno rivisto vivere lungo le vie della città. Datate agli anni venti del secolo scorso, la città registrava dalle quindici alle venti cantine. Un affetto storico che ha portato i soci del circolo di via Crispi a rimboccarsi le maniche, ed anche velocemente, per la sua riqualifica. «I soci del circolo hanno messo in piedi un vero e proprio miracolo per riattivare, subito dopo il lockdown, questo spazio che versava in pessime condizioni», ha riportato Andrea Fazzini, registra teatrale e docente, nonché membro del consiglio direttivo del circolo. «Un ringraziamento a Narciso Ricotta per la convenzione stipulata: concessione di usufrutto per due anni, rinnovabile. Il locale – ha proseguito Fazzini – è stato estremamente riqualificato. Si notano, a vista, le strutture precedenti, quali le arcate, etc. Non solo cura, quindi, ma anche attenzione all’innovazione».
Interculturalità e volti intergenerazionali si presentano come l’essenza di questo luogo. Un nuovo spazio che ha saputo coniugare il contemporaneo, con le opere di Marco Filicio Marinangeli, alla storia, quali il quadro raffigurante il generale Garibaldi, il tricolore e altri cimeli risorgimentali narranti la partenza della legione maceratese guidata dallo stesso Garibaldi. Tutto rallegrato dalle note della compagnia Grazie Grazià, con Federico Cippitelli e Tommaso Brasca. A ricordare quanto è stato fatto e quanto ancora si farà, anche Samanta Ubaldi, membro del consiglio direttivo che ha tenuto a precisare come «tutti i lavori eseguiti sono stati fatti anche da non esperti del mestiere. Vista la necessità ci siamo improvvisati artigiani a tutto tondo, me compresa. Desideriamo che questo spazio diventi, per chi frequenterà la cantina un luogo intimo, proprio». A scendere da piazza della Libertà, per arricchire il programma inaugurativo, anche la Compagnia La Fabiola, che con Attenti a quei due, hanno portato un po’ di Artemigrante e sorrisi tra i partecipanti.
Al centro Andrea Fazzini
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