di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Ha percorso 18mila chilometri, attraversato due continenti e infiniti idiomi differenti, escursioni termiche da 40 gradi a -30. Dopo un anno lontano da casa è tornato Lorenzo Baccifava, il montecosarese che è arrivato in Giappone e da lì è tornato a casa. In bici. L’ultima tappa è proprio la piazza di Montecosaro alto che ha raggiunto attorno alle 17 di oggi pomeriggio. Un viaggio incredibile, segnato anche dal Covid che ha costretto l’avventuroso ciclista ad una pausa forzata in Romania.
Baccifava, 30 anni, lo scorso giugno del 2019 è partito da Roma alla volta del Giappone, località Sapporo, nell’isola di Hokkaido. Niente di più lontano dalle sue Marche. E’ da qui che macinando in media 80 chilometri al giorno ha percorso a ritroso Corea, Cina, Mongolia, deserto dei Gobi, Russia e poi di nuovo l’Europa. Un’esperienza di vita irripetibile, scatti da mezzo mondo e tante nuove conoscenze, sempre sulla sua due ruote, una tenda e un sacco a pelo, superando escursioni termiche notevoli e camminando anche con la neve. Oggi pomeriggio ad attenderlo a Montecosaro scalo c’erano gli amici, tutti in bici, e anche il sindaco Reano Malaisi, anche lui appassionato di bicicletta. Insieme hanno raggiunto Montecosaro alto e qui all’intrepido concittadino è stata consegnata una targa ricordo dal comune e da tutte le associazione sportive. «L’ammirazione dei montecosaresi per un’impresa straordinaria al nostro super eroe», così è riportato sulla targa ricordo. Applausi a non finire quando il montecosarese è arrivato all’incrocio fra via Bologna e via Marche. Un’impresa titanica e, anche un po’ folle. Del resto, come qualcuno ha ricordato proprio all’arrivo, il vecchio adagio già metteva in guardia: “a Montecò chi non è matto non ce lo vò”.
Numero 1
Complimenti
Grande Lorenzo
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Che spettacolo, complimenti….
L’avessi saputo prima, ti avrei accompagnato…