Daniele Massimi, Stefania Monteverde e Pamela Lattanzi alla cerimonia di presentazione del Macerata Jazz Festival
Tutto per la 51esima edizione di Macerata Jazz, lo storico festival che ogni anno porta in città alcuni tra i più grandi musicisti jazz internazionali. Gli appuntamenti della rassegna, in programma dal 31 gennaio al 5 aprile, sono stati presentati questa mattina.
Anche quest’anno la kermesse del Comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz, prevede cinque concerti a teatro, una mostra fotografica che raccoglie gli scatti di alcuni dei fotografi jazz del territorio, una settimana di jazz club e molto altro ancora. Grande la soddisfazione espressa dal direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz: «Per la 51esima edizione – spiega – abbiamo in serbo grandi concerti, jam session, mostre, degustazioni, guide all’ascolto. Il tutto avviene coinvolgendo tre diversi luoghi del centro storico. Il cuore come sempre è il teatro Lauro Rossi che ospiterà cinque importanti concerti, ad iniziare da quello del 31 gennaio dedicato alla Philology Label con la Colours Jazz Orchestra, Elias Lapia, vincitore del Premio Urbani, e il grande Baptiste Herbin, per continuare poi con Avishai Cohen, Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e Sergio Cammariere. Altro luogo è Il Pozzo, dove le eccellenze vitivinicole del territorio dialogheranno con la musica jazz made in Marche. Da ultimo per una settimana, dal 23 febbraio al 1 marzo, trasformeremo gli Antichi Forni in un jazz club con una mostra fotografica collettiva e una ricca programmazione musicale che avrà inizio con il piano solo di Mike Melillo». Alla cerimonia di presentazione anche Stefania Monteverde, vicesindaco e assessore alla cultura. «Ogni volta è un grande successo – afferma – inaugurare la rassegna jazz della nostra città, che sarà in diretta radio con Skyline. Qui il jazz è un’istituzione, un pezzo di storia culturale, un racconto di storie di musicisti, appassionati, creativi e imprenditori che hanno contaminato tanti luoghi storici, dal teatro Lauro Rossi a Il Pozzo. Il sogno di tutti è che presto torni il mitico Festival Jazz all’Arena Sferisterio, quell’idea straordinaria di un maceratese illustre come l’indimenticabile Paolo Piangiarelli e tanti altri visionari come lui». Con il sostegno del Comune, del cappellificio di Montappone Hats&Dreams, di altri sponsor e sostenitori, lo storico jazz festival intesse un legame con l’università di Macerata, coinvolta nel laboratorio ImproveIsAction, che vedrà gli studenti dell’ateneo incontrare gli artisti, dialogare con loro, raccontare la stagione. «La possibilità di confrontarsi con realtà artistico-culturali di prestigio come Macerata Jazz – spiega Pamela Lattanzi, delegata Unimc per l’orientamento – offre ai nostri studenti importanti opportunità per acquisire competenze relazionali, metodologiche e personali come la capacità di comunicare, negoziare, lavorare in team, sviluppare la creatività».
Il teatro Lauro Rossi
Se al teatro Lauro Rossi saranno Baptiste Herbin, Sergio Cammariere, Elias Lapia, Paolo Fresu, Colours Jazz Orchestra, Avishai Cohen e Daniele Di Bonaventura a capitanare le serate, agli Antichi Forni una vera e propria rassegna collaterale ad ingresso gratuito ruoterà attorno alla mostra fotografica collettiva a cura di Viviana Falcioni, Andrea Feliziani, Carlo Pieroni, Luciano Serafini e Marco Tamburrini. Dal 23 febbraio al 1 marzo, lo spazio diventerà un vero e proprio jazz club dove, a commentare le immagini fotografiche, si svolgeranno varie iniziative. Dai concerti di Mike Melillo in piano solo (23 febbraio), Emilia Zamuner in duo con Massimo Moriconi (28 febbraio), il Daniele Cervigni Quintet (29 febbraio) e la Musicamdo Jazz Orchestra (1 marzo), agli ascolti guidati (25 e 26 febbraio) dei dischi in vinile, fino all’incontro pomeridiano con Paolo Fresu (24 febbraio). Lo storico locale del jazz maceratese il Pozzo, ospiterà come ogni anno la rassegna “Il gusto del jazz”. Tra aperitivi e degustazioni dei vini del Consorzio Colli Maceratesi Doc, dalle 19,30 cinque concerti, uno in ogni data della rassegna a teatro e poi, dalle 23,30 la consueta jam session. L’abbonamento alla stagione, acquistabile alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini, consente l’ingresso ai cinque concerti e la scelta della propria poltrona, che rimarrà la stessa per tutta la stagione. Il costo è di 80 euro per l’abbonamento intero o di 40 euro per gli studenti Unimc. Il costo dei singoli biglietti è di 20 euro, ridotto per gli studenti Unimc a 10 euro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati