Rata, il super attacco è immobile
e si perde nel campo da oratorio

SOMMA ALGEBRICA - Lo scivolone pre-natalizio contro il Loreto sotto la pioggia nel pseudo-stadio di Camerano. Tridente non pervenuto: tutti fermi come soldatini di piombo. Crocioni ha investito, ora serve una pronta reazione

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di Enrico Maria Scattolini

L’INIMMAGINABILE al “Montenovo” di Camerano (—).

PER LA MACERATESE, che ha subito la terza sconfitta del campionato, la seconda consecutiva dopo quella (altrettanto dolorosa) di Monticelli (-).

MA PENSO ANCHE PER IL LORETO che,seppure animato dal desiderio di rivincita dell’ex allenatore biancorosso Moriconi, probabilmente non si attendeva un successo così clamoroso, abbondante nel merito e nel punteggio (+).

NONOSTANTE i sei precedenti successi interni, però macchiati (-) dallo scivolone di fronte ad un’altra eccellenza del girone come la Civitanovese.

ANCHE PERCHE’ LA PARTITA era stata spostata dall’abituale campo di contesa lauretano-nella circostanza indisponibile-appunto al “Montenovo” di Camerano.

SCELTA INVECE RIVELATASI INFELICE (—) per l’intera comunità biancorossa.

NON SOLO PER LA RATA (intuibili le ragioni), ma anche per i suoi sostenitori (-).

CHE HANNO CORAGGIOSAMENTE SFIDATO pioggia e vento per ritrovarsi in un impianto senza tribuna, esposti al freddo ed al gelo (-).

LA DOMANDA E’: ma non si poteva trovare migliore allocazione nel circondario anconetano (-)?

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Un momento di Loreto-Maceratese, giocata domenica a Camerano

MA NON SI POTEVA GIOCARE su un terreno di contesa dalle dimensioni meno oratoriane di quello, sia pure in erba sintetica, di Camerano(-)?

GUARDIAMOCI PERO’ NEGLI OCCHI: il contenuto metraggio del “Montenovo” non deve essere considerato un alibi delle disgrazie della Maceratese. Che hanno avuto cause tutt’affatto diverse.(-)

PERO’ un minimo di difficoltà c’è stato.(-)

SOPRATTUTTO per il sottoscritto che, data l’età, si è beccato un brutto raffreddore!

MOLTO PIU’ DRAMMATICA LA REALTA’ DEL CAMPO per una Maceratese che di fatto non è stata mai in competizione (-).

AVVIO CIRCOSPETTO per verificare il valore del Loreto, apparso solido a centrocampo con un uomo in più ed agile in avanti con Spagna(+) a 180 gradi ,che poi avrebbe segnato una tripletta,e con il giovane, bravissimo Messi (ex biancorosso), a tratti incontenibile fra le maglie della difesa avversaria. Fin qui ci sta(+).

NON PIU’ PERO’(-) da quando la maldestra uscita di Giustozzi, al quarto d’ora, ha dato il vantaggio ai padroni di casa.

E’ COMPLETAMENTE MANCATA(-) INFATTI LA REAZIONE di una Maceratese che, al netto della squalifica di Rapagnani e del cospicuo (opportuno?) pacchetto di cessione dei giocatori di mezzo: Cesca /Diarra/Douglas, presentava:

a) una difesa ritenuta affidabile;
b) un centrocampo con l’atteso esordio di Perfetti nel ruolo di metronomo;
c) ma soprattutto l’attacco monstre Gabaldi, Adami e Castellano.

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Stefano Spagna porta a casa il pallone dopo la tripletta alla Maceratese

AL PUNTO CHE IL RADDOPPIO DI SPAGNA, sul finire della frazione iniziale, è sembrato quasi scontato perché il Loreto, anziché rinserrarsi nelle retrovie, non ha mai rinunciato alle ripartenze con il proprio goleador ed il giovane Messi(+).

NEL MEZZO, la Rata ha saputo confezionare solo una pericolosa conclusione del TERZINO Calamita(+) in mischia, neutralizzata sulla linea della propria porta da un difensore lauretano.

SUBITO AMMOSCIATE (-) le speranze di rivalsa maceratesi nella ripresa, per un po’ alimentate da un approccio un pizzico più vivace del piattume del primo tempo.

STESSO MODULO DI RILANCIO impostato su Perfetti, disorientamento di Campana nella ricerca di un nuovo ruolo dopo l’abdicazione a quello a lui più congeniale in favore del suddetto collega, marginale collaborazione di Masini (comunque il più intraprendente) sugli out, immobilismo degli attaccanti.

TUTTI, FERMI COME SOLDATINI DI PIOMBO, ad attendere (inutilmente, nonostante il periodo propizio delle feste natalizie) la provvidenza dei palloni provenienti dalle retrovie (-).

AL 90% ,o più,giocati da Perfetti, infaticabile (+) ma forse caricato di una responsabilità eccessiva(-). Lui che non ha propriamente piedi educatissimi.

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Il neo acquisto Lorenzo Perfetti

IL SOLITO RITMO BLANDO nonostante l’urgenza sempre più stringente di una concreta reazione,il palleggio fraseggiato fatto più di scarichi che di iniziative e la mancanza di una riconosciuta leadership in campo che motivasse almeno un estremo tentativo di “serrate” conclusivo, sono stati lo scenario della definitiva resa biancorossa.

FIN LI’(-) capace soltanto di sfiorare la traversa della porta del Loreto con un calcio di punizione di Gabaldi e subito dopo di sprecare un’eccellente occasione con l’acrobazia di un altro difensore (Canavessio).

MA DOV’ERA l’attacco dei miracoli?

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Daniele Marinelli, tecnico della Maceratese

MA PERCHE’ MARINELLI non è stato neanche sfiorato dall’idea di attivarlo ridisegnando il centrocampo con la rivitalizzazione di Campana e con la richiesta a Perfetti di alzare il baricentro?

NO, lui ha preferito inserire un altro attaccante (Papa). Aggiungendo così confusione a confusione (-).

COME SI FA, in queste circostanze, a non rimpiangere Jachetta? (rammarico che però non sfiora Marinelli!)

IL PRESIDENTE CROCIONI i soldi ce li ha messi (+++). Probabilmente più del previsto.

C’E’ DA AUGURARSI che i suoi collaboratori tecnici (tutti, nessuno escluso) li sappiano investire.

E CHE LORETO resti soltanto un brutto ricordo. Altrimenti i provvedimenti debbono obbligatoriamente arrivare.

MOVIMENTI – “Souleymane Diarra e Daniel Volunni salutano la Maceratese. La società li ringrazia per l’impegno e la serietà mostrata. In entrata il classe 2002, centrocampista, Matteo Bernacchini” scrive la Maceratese in una nota.

Uragano Spagna, Maceratese spazzata via

 



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