di Alessandra Pierini (video Gabriele Censi)
A Macerata i bagni pubblici sono una cosa seria. A 24 ore dall’inaugurazione (sì perché l’amministrazione Carancini taglierà il nastro anche in questo caso), nel bagno pubblico di piaggia dell’Università, si lavora alacremente per rispettare i tempi. Gli operai, infatti, dovranno proseguire l’opera fino a tarda notte per riuscire a consegnare entro domani alle 10 quando si svolgerà una cerimonia “imperdibile”.
«Abbiamo dovuto lavorare ieri dalle 8 alle 21 e oggi faremo anche di più – spiega uno degli operai impegnato a sistemare il selciato all’ingresso – anche se con la fretta si rischia di non fare il massimo. Gli intonaci non sono ancora asciutti e non è l’ideale per la pittura». D’altronde non sono semplici bagni. «Si tratta di bagni autopulenti – spiega in una nota l’amministrazione – con struttura delle pareti in acciaio che prevedono il lavaggio automatico con disinfezione dopo ogni uso, le porte saranno automatiche e si apriranno allo scadere del tempo previsto per evitare usi impropri della struttura».
In tempi di elezioni tutti i bisogni diventano fondamentali, compresi quelli corporali. Lo sa bene Vito Alfonso Giuliano, napoletano trapiantato da decenni a Macerata, oltre alle isole pedonali, mette tra le priorità una particolare attenzione al tema dei bagni pubblici.
E sulla struttura che verrà inaugurata domani non ha dubbi: «Quello è micidiale, io che sono meridionale ho paura a entrarci, come fa una donna? I bagni devono essere sulla piazza con due ingressi. Ce ne vorrebbe uno anche vicino agli ascensori del parcheggio (Park Centro storico ndr)».
E l’amministrazione sembra aver sposato il suo programma di “piccole cose” visto che dopo il bagno di piaggia dell’Università, sono previsti nuovi lavori anche in viale Trieste e ai giardini Diaz, per un totale di 225mila euro di spesa.
Macerata 2020, cantiere aperto: dalle sedi dei partiti alle strade, i lavori sono in corso
Un decennio di NULLA e adesso si lavora di notte x fare il taglio del nastro x l'inaugurazione dei cessi pubblici. Al ridicolo, nn c'è mai fine, a macerata!!!
Francesco Fugante È proprio il caso di dire:"Se la stanno facendo sotto dalla paura, hanno bisogno urgente di un cesso"
Si avvicinano le elezioni spero che i maceratesi si svegliano
La gatta presciolosa fece i figli ciechi
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Epilogo di una storia durata dieci anni e finita con un cesso!
Essere vicini ai bisogni dei maceratesi…
🙂 🙂 🙂 🙂
Totò truffa, la scena del vespasiano: https://www.youtube.com/watch?v=n8pG6nBu_JM
Anche in questo caso Carancini parla con i fatti! E dai cessi si appresta a spiccare il “meritato” balzo verso la Regione.
Più cessi per tutti, per il superamento della stagione dell’odio, delle divisioni, delle chiusure delle frontiere. Uno solo è l’argomento che tutti ci unisce in armonia prestabilita e risiede nel cesso. L’uomo a parlare di mer.da, di pi.scia e connessi prova un divertito piacere e così pure la donna. Il cesso è la vera patria, la vera nazione, la nostra cultura comune. Il gran mecenate della letteratura, il massimo incoraggiatore degli studi è il cesso.
E’ come la scena del film ” il Marchese del Grillo”.
…e si, sarebbe proprio il caso di dire…da Cetto La Qualunque a Cesso La Qualunque, Romano Vespasiano Augusto!! gv p.s.: nei sinonimi è pur sempre una…ritirata!!
…dalle piscine alle…pisciate!! gv
E no cari signori così non ci siamo, e lo dice uno che non è certo di sinistra, è vero che si va verso le elezioni e tutto sembra fatto per essere eletti però in questo caso mi sembra che si è fuori strada. Questi bagni sono un fiore all’occhiello per Macerata e chi li fà li fà basta farli anche perchè chi gira il mondo questa tipologia di bagni sta ovunque perchè vuol dire civiltà e non come ora che per andare a “pisciare” c’è da tapparsi il naso. E poi i lavori di notte (o meglio tarda sera) uno li fà anche volentieri se poi servono ai molti o pochi turisti che arriveranno nelle prossime festività i quali potranno dire che a Macerata hanno “pisciato” senza tapparsi il naso, colore politico a parte.