Furto di farmaci in ospedale:
«Il valore supera i 70mila euro,
destinati al mercato nero estero»

RECANATI - Ladri in azione nella farmacia del nosocomio Santa Lucia. Il direttore dell'Area vasta 3, Alessandro Maccioni: «Chi ha agito sapeva che era molto fornito di medicinali». Riccardo Centurioni ex Primario di Medicina interna dell’ospedale di Civitanova: «Tipologia di medicinali destinata al Nord Africa e all’Est Europa»

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L’ospedale di Recanati

di Francesca Marsili

E’ di oltre 70mila euro il valore dei farmaci trafugati mercoledì della settimana scorsa nella farmacia dell’ospedale Santa Lucia di Recanati. Medicinali costosissimi, la maggior parte sfiora i 1.800 euro la confezione, quasi tutti utilizzati per la cura di patologie oncologiche ed il trattamento dell’artrite reumatoide. «La tipologia di farmaci sottratti sono esattamente quelli che ruotano attorno ad un mercato nero destinato al Nord Africa e all’Est Europa dove non esistono controlli sulla loro provenienza. Un business che ruba in Italia e rivende illegalmente all’estero» spiega a Cronache Maceratesi Riccardo Centurioni ex Primario di Medicina interna dell’ospedale di Civitanova, specialista in Ematologia e reumatologia. La farmacia territoriale del nosocomio recanatese è un punto di distribuzione aperta solo il giovedì e il sabato dove gli utenti già iscritti in una lista, a fronte di una terapia programmata, possono ritirate i farmaci.

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Alessandro Maccioni

«Probabilmente, chi ha commesso il furto, nella notte tra mercoledì e il giovedì, sapeva benissimo che avrebbe trovato la farmacia rifornita ed è andato a colpo sicuro – spiega Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3 –. Il valore dei farmaci rubati è di 71mila euro». «Non sono farmaci comuni, sono prevalentemente antitumorali molto costosi destinati a Paesi dove il Sistema sanitario nazionale non garantisce cure gratuite ai malati e dove coloro che hanno le condizioni economiche per curarsi attingono dal mercato nero per l’acquisto di farmaci pagandoli di meno» aggiunge Centurioni. In Italia, tuttavia, il ricollocamento di farmaci trafugati è ostacolata dal protocollo realizzato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che, per contrastare questo fenomeno criminoso in costante aumento, ha avviato assieme al ministero della Salute e il comando dei carabinieri una banca dati dei furti. Molteplici i colpi messi a segno nelle strutture ospedaliere delle Marche negli ultimi tempi: nel gennaio 2019 nel deposito Asur dell’ospedale di Torrette di Ancona sono stati sottratti medicinali per un valore di oltre 200mila euro, all’Asur di Senigallia i ladri hanno colpito per ben 3 volte (bottino di oltre 250mila euro) tra il 2018 ed il 2019, mentre l’ospedale di Camerino nel 2016 si è visto sottrarre farmaci oncologici per un valore di circa 140mila euro. A questo proposito, il consigliere Regionale Romina Pergolesi, ha presentato il 29 ottobre un’interrogazione concernente “Furti di farmaci nelle aziende sanitarie della Regione Marche” dove interroga il presidente della Giunta per sapere anche se vi sono eventuali responsabilità o falle nel sistema di sorveglianza dei luoghi dove sono stati rubati i farmaci, quali le misure preventive per evitarne di nuovi oltre a chiedere se sono stati rimborsati totalmente o parzialmente da eventuali assicurazioni. Un fenomeno in espansione anno dopo anno quello della sottrazione di medicinali prevalentemente oncologici ai danni delle aziende ospedaliere, che ha superato in Italia i 20milioni di Euro nel 2018 e che purtroppo vede coinvolta anche la nostra Regione.

Ladri in azione in ospedale, rubati migliaia di euro di farmaci



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