Il colonnello Michele Roberti, comandante della provinciale dei carabinieri, che ha partecipato in prima persona all’arresto del 53enne
di Gianluca Ginella
Lo choc di una città blindata, il colpo esploso dentro casa, poi l’uscita dall’abitazione con il fucile spianato. I carabinieri per tutto il tempo hanno mantenuto il sangue freddo evitando di sparare ma tenendo costantemente sotto tiro il 53enne Primo Romagnoli.
«Un episodio che sicuramente è avvenuto in un contesto di tensione operativa altissima durante la quale bisognava coordinare tutte le componenti sul campo allo scopo, intanto, di evitare incidenti nei confronti della popolazione di Tolentino» spiega il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri, che ha coordinato le operazioni per risolvere la situazione di crisi che si era creata questa mattina a Tolentino dopo che Romagnoli si era barricato in casa con tre fucili. Non solo, Roberti è intervenuto in prima persona per bloccare, insieme ad altri due militari, il 53enne che è poi stato arrestato e si trova piantonato in ospedale. «La prima cosa è stata anestetizzare tutta l’area dal transito di auto e persone – spiega il colonnello -. In un secondo momento si è provveduto ad una analisi della minaccia: le vie di accesso e di fuga dall’abitazione e dove l’uomo poteva creare minaccia. Poi è iniziata, nella massima cornice di sicurezza per gli operatori, una operazione di negoziazione che però non ha consentito di arrivare a creare un proficuo contatto con l’uomo».
Una situazione che poi «è precipitata quando l’uomo è uscito in strada e a quel punto l’obiettivo non era più negoziare ma neutralizzare la minaccia – continua il colonnello -. Anche in questo caso l’obiettivo è stato sempre salvaguardare la vita delle persone e dell’uomo stesso, che non era collaborativo. Con una lenta e costante manovra di avvicinamento siamo arrivati a bloccarlo alle spalle mentre stava per girarsi con il fucile rivolto verso i carabinieri» spiega Roberti. Romagnoli è stato bloccato senza che i carabinieri sparassero un colpo e senza feriti.
Una operazione in cui l’obiettivo è stato non premere il grilletto se non come estrema ratio.
Un intervento che ha ricevuto il complimenti del prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, che ha espresso «grande soddisfazione e vivo apprezzamento per la brillante operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri del territorio che ha permesso di procedere all’arresto di Primo Romagnoli, 53enne di Tolentino che stamattina si è barricato in casa con un’arma da fuoco. I carabinieri – ha sottolineato il prefetto -, coordinati dal colonnello Roberti, hanno da subito cercato di dissuadere l’uomo a compiere gesti estremi e, dopo una lunga trattativa, quando l’uomo è sceso in strada, data anche la presenza di scuole nelle vicinanze, lo hanno seguito passo dopo passo, pronti ad intervenire, fino a quando il malintenzionato, imboccato vicolo Bezzi, è stato raggiunto, disarmato e immobilizzato dai militari».
Choc a Tolentino, arrestato il 53enne In casa 3 fucili e 50 munizioni
Un colpo sparato in casa, il panico per strada e la cattura La mattinata choc di Tolentino
«L’uomo col fucile era dietro di noi, siamo scoppiate a piangere e ci siamo chiuse in una casa»
Eccellente operazione, mi complimento. Grazie grazie!
Questo tanto per far capire a quelli che dicono che le forze di polizia italiane non sono preparate. Faziosi
Bravi
Hanno rischiato troppo si poteva sparare alle gambe e proteggere i cittadini
Un uomo con in mano un fucile e in evidente stato alterato non sai mai come può reagire.
Questo tanto per fare capire a quelli che le forze di polizia italiane non sono preparate. FAZIOSI
Se era già noto che avesse dei problemi psichici, non capisco cosa ci facesse il fucile in casa sua. "Regolarmente detenuto", quindi detenuto con il permesso delle autorità, che pure dovevano essere al corrente della situazione di precarietà mentale.
Non è che hanno preso Matteo Messina Danaro e se non ci fossero le maledette armi ....sarebbe bastata un ambulanza. Riflettete
Eccellente operazione mi complimento ......grazie grazie
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Per Tramannoni. I dati di cui si tratta non sono in rete oppure non tutti gli uffici pubblici accedono alla rete, che è tuttora, nell’immaginario collettivo (specie il lunedì), la porta del campo di calcio! E’ grazie a questo ‘gap’ tecnologico che molti percepiscono la pensione di parenti deceduti oppure (quanti ‘ciechi’ guidano la macchina?) quella di invalidità.
Si sono comportati con umanità. Altrove, nel mondo, un uomo armato con un pericoloso fucile da caccia che avrebbe potuto colpire al viso o alle gambe i nostri carabinieri, sarebbe stato abbattuto. Anche l’assassino di Trieste sarebbe stato abbattuto. A Tolentino è andata bene come è andata… Con la soddisfazione di tutti, soprattutto di chi conosceva quell’ammalato…
Bravi i nostri carabinieri. Sange freddo e zero eroi. Hanno fatto mantenere la calma ad un pazzo che altrimenti avrebbe potuto ferire qualcuno. Bravi.
P. S. Chi commenta evitasse di fare come al solito il moralista o quello contro il sistema e si limiti a fare i complimenti a degli uomini che hanno fatto IL LORO DOVERE con estrema bravura e calma.
Ora che fine farà sto povero cristo ??