Il taglio del nastro
Festa a Fiastra per l’inaugurazione della “casa della comunità” realizzata dalle Acli. La cerimonia si è svolta ieri, a partire dalle 15,30 all’auditorium San Paolo di Fiastra con la tavola rotonda “Ricostruiamo: quali comunità? Attese e speranze delle popolazioni, una sfida a tre anni dal sisma».
Lanfranco Norcini Pala, direttore di Farebene.info, è stato il moderatore dell’evento dando inizialmente la parola alle autorità intervenute. Il primo saluto è stato del sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia che ha fatto gli onori di casa dichiarando di essere emozionato per l’inaugurazione ed ha ringraziato le Acli di Macerata e le Acli nazionali per aver donato alla comunità di Fiastra un luogo dove poter ripartire tornando a fare vita di comunità. Ha poi presentato a tutti i presenti presenti la squadra di psicologi che hanno assistito i suoi concittadini nell’immediato post terremoto. La parola è poi passata a Claudio Castelletti, vicepresidente Comunità montana marca di Camerino ed ex sindaco di Fiastra, che ha messo in evidenza la solidarietà della gente nei confronti degli abitanti di Fiastra fin di primi minuti del terremoto partendo dai soccorritori, ai semplici volontari venuti dai paesi vicini per aiutare a sgombrare dalle macerie. Quindi il presidente regionale delle Acli delle Marche Maurizio Tomassini ha sottolineato come si senta orgoglioso dell’intervento del nazionale e del provinciale perché la bellezza del territorio merita un recupero partendo dalle professionalità presenti. Al termine dei saluti è toccato a Roberta Scoppa, presidente provinciale Acli di Macerata, introdurre i lavori della tavola rotonda.
Ha spiegato come la struttura che le Acli hanno voluto donare a Fiastra vuole essere un luogo per far incontrare le persone perché in questo momento servono le case ma soprattutto serve ricostruire le comunità . «Bisogna – ha sottolineato – non perdere le tradizioni e la cultura, ed oggi con questa tavola rotonda vogliamo parlare di quali comunità costruire in questi territori colpiti dal terremoto. Abbiamo incontrato l’esigenza del comune di Fiastra perché l’insegnate Silvia Pantaloni si è rivolta ai nostri servizi mentre con la sede nazionale programmavamo la costruzione di una struttura grazie ai fondi del 5 per mille delle Acli. La casa che doniamo vuole essere un riferimento per la comunità di Fiastra; un centro di comunità, una piazza di cittadinanza attiva dove tutti possono ritrovarsi e stare insieme». L’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha esordito dicendo che bisogna ricostruire la speranza da quello che abbiamo, «dobbiamo lavorare insieme e ricostruire la coesione sociale», ha aggiunto. Prima delle conclusioni è intervenuto in maniera molto concreta il vescovo di Camerino-San Severino Massara. «Se si ricostruiscono le chiese ma la gente se ne va, a cosa serve? – ha evidenziato – La cosa peggiore è che non c’è concertazione: se non si fa un lavoro di insieme non si va da nessuna parte e chi ci va di mezzo è la gente che non ne può più». Subito dopo le oltre 70 persone presenti alla tavola rotonda si sono recate nell’area sae in località Cupolo dove la struttura in legno è stata costruita e dove ad attendere l’inaugurazione vi erano oltre 100 cittadini e la banda musicale, una dimostrazione della la voglia che la comunità di Fiastra ha di tornare a vivere.
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