Infortuni sul lavoro in crescita:
il 4,5% in più nel Maceratese

DATI - L'Anmil ha reso note le statistiche stilate dall'Inail in occasione della 69esima giornata nazionale dedicata a chi si è ferito o ha perso la vita mentre lavorava. Il maggiore incremento nell'Anconetano (più 9%) mentre il dato regionale è di più 4,9%

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di Mauro Giustozzi

Denunce di infortuni, anche mortali, e malattie professionali, Macerata svetta ai primi posti. Lo dicono i dati Inail che sono stati elaborati dall’Anmil, l’associazione fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro, forniti in occasione della presentazione della 69° giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro che si svolgerà il 13 ottobre è che ha un titolo che la dice lunga: ‘Non raccontiamoci favole, sul lavoro non c’è sempre il lieto fine!’. Sia per infortuni denunciati che per quelli mortali nonché in materia di malattie professionali la nostra provincia purtroppo occupa i primi posti a livello regionale, con percentuali ben al di sopra non solo della media marchigiana ma anche di quella nazionale. Un quadro che deve far riflettere profondamente le parti sociali, datoriali e dei lavoratori, per individuare percorsi che portino ad una maggiore consapevolezza di una situazione che ha visto, soprattutto in questo inizio 2019, un’escalation molto negativa per il Maceratese.

infortunio-sul-lavoro-2-325x182Solo il capoluogo di regione, Ancona, vanta numeri più negativi di quelli di Macerata. Il periodo preso in esame e messo a confronto è quello di gennaio-marzo 2018 con gennaio-marzo 2019. Ebbene, per gli infortuni totali denunciati in Italia si è passati dai 154.820 del 2018 ai 157.715 del 2019 con un balzo del +1,9%. Nulla in confronto a quanto accaduto nella nostra provincia dove si è registrato un +4,5% frutto degli 879 infortuni dello scorso anno salito ai 919 di inizio 2019. Il dato marchigiano segna un incremento del +4,9% con Ancona al top (+9%) e Ascoli dove si registra il minor incremento (+0,9%). Gli infortuni mortali registrati nel Paese sono stati in identico numero sia nel 2018 che in questo anno: 212. Però Macerata ha raddoppiato il dato dello scorso anno, che era di 1 infortunio mortale passando a 2 di questo 2019. Nelle Marche complessivamente 7 i mortali registratisi sui luoghi di lavoro, con Ancona avanti a tutti con 3 morti e Pesaro/Urbino in coda con 0. La fotografia non cambia neppure nelle malattie professionali denunciate che a livello nazionale vedono un decremento passando dai 16.194 del 2018 ai 15.900 di quest’anno ed anche nelle Marche, complessivamente, il segnale è negativo con un -6,1% che significa mille in meno (1633 contro 1533) con Macerata ancora in controtendenza visto che sfodera un +4% che vede aumentare le malattie professionali da 435 del 2018 alle 442 del 2019. In testa anche a questa classifica c’è sempre Ancona (+12,1%) mentre in coda si segnala Ascoli con un clamoroso -36,9%. Va detto che, almeno per questo fattore delle malattie professionali, avere un segno positivo non deve essere letto in senso solo negativo. Potrebbe celare questo numero il fatto di una maggiore sensibilità dei lavoratori, dei medici, nell’individuare e denunciare maggiormente la malattia professionale.

anmil_giornata-2014_tavolo-autorità-450x269 Un Anmil che, in occasione dell’evento del 13 ottobre, fornirà ulteriori dati aggiornati per capire se la tendenza di inizio 2019 è proseguita per il resto dell’anno. La manifestazione si terrà a Macerata nel quartiere di San Francesco con questo programma: 9,15 raduno dei partecipanti e delle autorità civili e religiose nel piazzale della chiesa di San Francesco d’Assisi ed alle 9,30 partirà il corteo accompagnato dalla banda musicale fino al Monumento dedicato alle vittime del lavoro in via Prezzolini per la deposizione di una corona di alloro. Alle 10,15 sarà celebrata la messa in suffragio dei caduti sul lavoro nella chiesa di San Francesco cui seguirà la cerimonia civile nella sala parrocchiale della chiesa. Parteciperanno il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il direttore Inail territoriale, Giuseppe Maria Mariotti, il direttore Asur Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.Da oltre mezzo secolo lo spirito della giornata è rimasto invariato, sebbene si sia arricchito di nuove ma legittime istanze e oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di quanti hanno perso la vita nello svolgimento della propria professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore. Questa manifestazione vuole inoltre sottolineare che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini e, anzi, deve operare affinché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap, che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra, tenda a scomparire. Attualmente l’associazione conta circa 400mila iscritti e rappresenta e tutela una categoria composta da oltre 800mila titolari di rendita Inail. L’Anmil è diffusa in modo capillare sul territorio nazionale con sede centrale a Roma: 21 sedi regionali, 106 sezioni provinciali (tra cui Macerata e prossimamente altre sedi a Civitanova, Cingoli e Sarnano), 200 sottosezioni, 500 tra delegazioni comunali e fiduciariati attraverso i quali offre assistenza diretta da oltre 70 anni e numerosi servizi di sostegno personalizzati in campo previdenziale ed assistenziale.



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