di Laura Boccanera
«Delle provocazioni di Ubaldo Mosca non mi sono accorto, condanno il gesto di interrompere il consiglio comunale e non giustifico Mosca, ma Giulio Silenzi pure deve darsi una regolata, parlare di squadrismo e di intimidazione mi pare eccessivo, dovremmo tutti fare autocritica e darci una regolata, spesso quello che ci diciamo in consiglio fra maggioranza e opposizione è anche peggiore». Il sindaco Fabrizio Ciarapica la pensa così su quanto accaduto l’altra sera in consiglio comunale, quando un supporter della maggioranza, dal pubblico ha iniziato a disturbare i lavori dell’aula, dapprima con colpi di tosse sempre più frequenti e poi rivolgendo insulti e parole ad alta voce. Un comportamento che secondo i consiglieri di minoranza presenti, Stefano Ghio, Giulio Silenzi e Stefano Mei è inaccettabile, tanto che il capogruppo del Pd Silenzi è pronto a denunciare Mosca ai carabinieri. Dal sindaco condanna del gesto e giustifica il mancato intervento in consiglio da parte sua o del presidente del consiglio: «personalmente non mi sono accorto, forse stavo parlando o ero concentrato su altro. Mi sono accorto solo di quando Mosca tossiva tanto che poi Paolo Nori (medico pediatra) credo si sia alzato e l’abbia visitato. Non mi sono accorto di quando si è beccato con Silenzi. Ad ogni modo non lo giustifico e condanno ogni gesto che va ad interrompere il consiglio, ma Silenzi sta mettendo su un teatrino, parla di intimidazione, di squadrismo.
Credo che invece noi politici dovremmo essere i primi a dare il buon esempio. Durante i consigli comunali volano anche parole grosse e dovremmo fare un pò di autocritica. Tirare fuori lo squadrismo se un cittadino protesta mi sembra eccessivo. E’ successo anche in altri casi, si pensi ai commercianti, ai pescatori, ai Jolly Roger che spesso hanno protestato e in quella sede non è facile gestire situazioni esplosive». I consiglieri di minoranza incassano invece la solidarietà dei gruppi politici: «Piena solidarietà al consigliere Giulio Silenzi per l’aggressione verbale subita in consiglio comunale – dicono da La nuova città – L’indifferenza del sindaco, del Presidente del Consiglio e di tutti gli esponenti della maggioranza pesano ancor di più delle offese perpetrate».
«Ho sempre sostenuto, in tempi non sospetti e rivolgendomi a tutti – ha aggiunto Ivo Costamagna – che il rispetto delle regole e delle istituzioni non è una questione meramente formale ma sostanziale. Se viene meno è davvero in discussione il principio stesso su cui si basa il confronto democratico e diventa una questione politica di prima grandezza. Se a ciò si uniscono l’impedimento sostanziale della funzione fondamentale di controllo amministrativo che esercita un consigliere d’opposizione ed addirittura gli insulti personali, io ritengo che l’esposto non dovrebbe neanche farlo l’interessato ma chi ha l’onore e l’onere di “governare” il Consiglio comunale e la città. Altrimenti si innesta una spirale molto pericolosa e lo dico anche perché, in forme diverse, l’ho vissuta sulla mia pelle. Solidarietà personale e politica a Giulio Silenzi». Fa eco il consigliere Mirella Franco che era assente in consiglio per problemi personali ma che poi ha commentato quanto avvenuto: «Semplicemente vergognoso e inaudito quanto è avvenuto durante il consiglio comunale – ha detto la Franco -, se ai consiglieri comunali di minoranza non viene dato più modo di parlare, se non viene fatta rispettare la norma che vieta al pubblico in sala di intervenire, se si è continuamente interrotti e fatti oggetto di insulti durante i propri interventi occorre solo prendere atto che non sussistono le condizioni per esercitare serenamente il diritto di rappresentanza in consiglio comunale e denunciare la violazione del diritto di rappresentanza. Il consigliere Mei, in un suo post, conferma parola per parola quello che denuncia Giulio Silenzi ed il suo post, in merito a quanto accaduto ieri sera, è stato rimosso da un noto social cittadino. Non è più possibile tacere. Dov’è la solidarietà di tutti gli esponenti della maggioranza cittadina che vogliano definirsi sostenitori e rappresentanti della democrazia costituzionale? Chi tace oggi, di fronte a questi fatti, non può definirsi persona democratica».
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Ciarapica Challenger. Un sindaco da paura vaga per i meandri assurdi della politica civitanovese. Politica? Con Ciarapica cieco e mezzo sordo se ci si porta un mazzo di carte da briscola, probabilmente la minoranza darebbe un senso alla presenza in un consiglio di maggioranza, anche lui non vedente ed audioleso. Ci fu un certo signore che in un famoso ragionamento poteva trasformare una certa aula rappresentativa. Solo che in questo famoso discorso secondo esclusivamente a quello delle dichiarazioni belligeranti, l’austero luogo poteva essere trasformato in un bivacco di manipoli, questo meno solenne, spesso grottesco è stato trasformato in un lazzaretto con tanto di medico pronto a diagnosticare strane malattie che non appartengono solo al paziente in preda a improvviso “ sciocco anafilattico “ provocato dall’allergogeno Silenzi ma anche ad altri “ impazienti”, sofferenti quest’ultimi al pensiero altrui in quanto intellettualmente superiori e assolutamente in grado di non capire quel che il popolino capisce molto bene ossia lo scambio di opinioni. Certo deve essere ben triste soffrire di questo morbo incurabile una volta che raggiunge la testa dove si presume ci sia anche un cervello ma di cui sentendoli nelle loro molto fumose dichiarazioni, i dubbi sono spontanei ed aberranti. E più suscitano ilarità e più creano interrogativi su come sia possibile che siano arrivati, naturalmente con le dovute differenze di immagine e importanza a sedersi e pure selezionati e votati nel consiglio comunale trasformandolo in un ricettacolo di ottuse e continuamente riproposte scelte che raccontano sempre le stesse storie di cementificazioni, cambi opportuni per qualcuno quanto incompatibili con una semplice etica amministrazione pubblica. Non capisco poi perché cerca sempre di smussare gli angoli alle lamentele altrui con ragionamenti che danno più brividi di Samara. Non ho mai letto in una delle sue tante dichiarazioni una scusa plausibile a quello che fa o di cui è accusato come ad esempio la svendita in solitario di Villa Eugenia e di cui solo un pazzo non capirebbe i retroscena chiamiamoli politici ma di ben altra cosa si dovrebbe parlare. Ciarapica, ma credi davvero di vivere in un mondo di struzzi? Qui di “ struzzo” ci sei solo tu e quando dici “dare in gestione “ invece che svendere ma io direi proprio scambiare Civitanova per misteriose innovazione con tanti di quei punti poco chiari solo sei solo l’unico a non capire che tutti hanno più che compreso. Anche se non si è un semplice ragioniere come te, uno più uno lo sanno fare tutti anche se tu credi che solo tu sei in grado di decidere quel che è giusto dire fare o meglio cercare di fare. Sì. approfittando della tua posizione puoi giostrare anche dove non dovresti ma nessuno dimentica e magari aspetta il momento giusto per “ spiegarti” dove hai già sbagliato e dove sbaglierai. Insomma riportando tutto sul piano politico, diciamo che la minoranza non sta solo al consiglio comunale ma che quella che più va temuta è quella che resta fuori a guardare e che in genere finisce sempre con il crescere e poi dare il ben servito e così si ritorna la solita banale persona che si è sempre stata. Ciarapica, i tuoi intelligentissimi sostenitori in giunta o in consiglio forse non capiranno quel che sto scrivendo ma tu che ti sei messo su un gradino più alto autoincoronandoti come fece Napoleone, capisci benissimo quel che sto dicendo. Del resto rimani sempre un furbacchione che non avrebbe mai usufruito della prescrizione, certo, almeno fino al punto in cui ti è stata offerta e subito te n’è sei fatta un gradita regalia. Certo che essere amministrati da un manipolo di “ lusingatori di marzettiana memoria “ non è il massimo. Buona Domenica………