Stefano Ruffini, aka Dj Steevo
di Giacomo Gardini
«Cavalco le onde della musica funk, cerco il groove nelle emozioni, nei sorrisi di quanti ballano sulle note della mia musica». Stefano Ruffini, in arte Dj Steevo, è tutto fuorché un tipo da poltrona e pantofole: la sua vita è un’ode al movimento, restar fermo non è proprio nelle sue corde.
Producer e remixer, Stefano ha iniziato la sua attività di dj nel lontano 1998, nel bel mezzo della “golden age” dell’hip-hop italiano. «La scena musicale era in fermento – ricorda Stefano – persino in un piccolo-medio centro come Macerata. Io e i miei colleghi dell’epoca abbiamo portato Fabri Fibra al Sasso d’Italia, quando ancora suonava con “Gli uomini di mare”. Oltre a lui, Dj Aladyn, ora a radio Deejay, Dj Mike e altri ancora: tutti nomi che ora si sono imposti nel panorama nazionale». Macerata è una realtà che sta stretta al genere, non c’è dubbio, il mercato discografico “che conta” gravita intorno a Milano e a Stefano spetta una scelta difficile: partire o restare? «All’epoca qualche problema di salute mi ha spinto a rimanere in zona – spiega Steevo – ma sono riuscito comunque a diplomarmi tecnico del suono a Bologna. Ho persino lavorato nel mercato del vinile a Cesena». Stefano resta a Macerata, entra a far parte della scuola per infermieri e ottiene quel titolo che diventerà il suo pane quotidiano, senza mai dimenticare la musica. «Lavoro nella comunità di Capodarco di Fermo, al fianco di ragazzi con disturbi mentali – racconta – e cerco di farli appassionare al groove proprio come me. Qualche estate fa, abbiamo anche svolto alcune attività musicali in spiaggia, con il supporto di Unimc».
Dj Steevo alla consolle
L’attività di dj, la sua più grande passione, occupa i ritagli di tempo che Stefano riesce a strappare al lavoro. Conciliare dovere e piacere non è affatto facile, ma Dj Steevo non riesce proprio a farne a meno: quando scende la notte, indossa la maschera e sale in consolle. «Far ballare la gente – spiega – è qualcosa che mi appartiene. Trasmetto il groove che mi scorre nelle vene. Quando si crea empatia con il pubblico, è allora che inizia il vero divertimento. Ascolto e mixo ogni genere: dal rock al blues, dallo ska al funk, dal pop alla deep house, la mia preferita. Cerco di creare un fil rouge tra la musica di ora e quella di allora». A luglio, Stefano ha pubblicato l’ep “The italian space”, con il supporto di un’etichetta indipendente di Manchester, che ha riscosso un discreto successo: «Giro molto in radio in Inghilterra – racconta – ma si tratta pur sempre di un mercato di nicchia. Parliamo di new disco funk, o cosmic, con un evidente rimando alle sonorità che hanno caratterizzato gli anni ’80».
Alcuni frame dal videoclip di “Heroes Funk”
Discorso a parte per il suo ultimo singolo “Heroes funk”, che ha raccolto numerosi feedback positivi dagli esperti del settore: «Ho avuto diversi offerte promozionali – ammette Dj Steevo – ma ho deciso di rendere gratuito il download, facendolo girare tra i miei colleghi: possono suonarlo liberamente nei club. Ciò che conta è divertirsi. A sostenermi nel progetto è stato soprattutto Paolo Mercuri, mio grande amico percussionista che spesso mi accompagna nelle serate e che ha anche partecipato alla realizzazione del filmato del brano». Il videoclip (per guardarlo clicca sul link) di “Heroes funk” è disponibile da qualche settimana su YouTube: «Le immagini sono filmate da Alessandro Moglie, film-maker di Civitanova, a Venice Beach – spiega – e sono accompagnate dalle riprese di una mia festa in spiaggia, al beach club La baia di Pedaso. Alessandro è stato sin da subito entusiasta di collaborare con me per un pezzo squisitamente estivo, le immagini rispecchiano a pieno le atmosfere del singolo». Stefano, padre e marito, è un concentrato di amore e musica, che regala ai suoi pazienti, al suo pubblico, ai suoi congiunti: «Non ringrazierò mai abbastanza la mia famiglia, mia moglie e i miei due figli, per il loro incessante supporto. Credono in me, sempre, nel mio lavoro e nella mia passione: sono i miei primi fan e spesso mi seguono anche nelle serate». Cosa riserva il futuro a Dj Steevo? «Ho in cantiere un vinile con tre tracce inedite – rivela – sto parlando con alcune etichette. Incrociamo le dita e vediamo un po’ cosa succede». La prossima data poi al Cortile Lauri, sabato 7 settembre, in occasione del festival Artemigrante. Perchè il groove muove tutto ciò che hai dentro e Stefano non ha alcuna intenzione di fermarlo.
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