Feci umane lasciate davanti ad un ufficio dell’azienda teatri di Civitanova. E anche se nel mondo dello spettacolo, si è soliti usare “la materia” come augurio, il gesto messo in atto è sembrato più un’azione sprezzante. Ad accorgersene una dipendente dell’azienda Teatri, pochi minuti dopo il suo ingresso in ufficio, questa mattina attorno alle 8,20. La segretaria, che si trova in un piano intermedio, raggiungibile sia da Palazzo Sforza che dal teatro Rossini, è entrata nell’ufficio, che è lo stesso che occupava l’ex direttore Alfredo Di Lupidio, e ha iniziato a svolgere le proprie mansioni. Ad un certo punto però, dato anche il caldo odierno, l’enorme deiezione che aveva sopra anche un mucchietto di carta igienica con la quale l’ignoto fetente si è poi ripulito, ha iniziato a produrre miasmi nauseabondi e quando la segretaria ha riaperto la porta si è trovata davanti quell’enorme escremento. La zona è poco frequentata pur essendo all’interno della sede comunale e si trova in un punto in cui è facile non essere visti. L’azienda teatri ha voluto però vederci chiaro e ha allertato la polizia municipale che ha redatto un verbale di servizio. Non sarà facile riuscire ad identificare l’autore dal momento che nell’orario di ingresso, seppur limitato nel tempo, molte persone sono entrate ed uscite dalla sede comunale. Un gesto che sembra un insulto e un’offesa e che non è stato ben digerito dal cda e dall’Azienda, in questo periodo sulla graticola per i rapporti tesi con l’assessorato. Dopo la presentazione delle due stagioni teatrali parallele, una a firma TdC e una a firma Amat- assessorato alla cultura, i trasferimenti previsti per il prossimo biennio all’azienda sono in riduzione e oltretutto ci sarebbero anche alcuni problemi per la sovrapposizione di date fra la stagione presentata e altri impegni assunti dal cda dei teatri.
È un pezzo che lo dico che civitanova si sta riempiendo di cacca!!
Senza parole...
Un ladro cacasotto.
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…Quando si è nella merda, anche in Francia dicono: “Se lavì”. (Franco Lissandrin)
Indagine sicuramente difficile. Da un primo sopralluogo, calcolando la massa compatta di enorme dimensione e non a carattere liquido farebbe pensare ad un gesto premeditato e non dovuto ad un urgente bisogno di evacuare causa imminente pericolo di esplosione interna agli indumenti. La presenza di materiale cartaceo la cui provenienza sembra indubbiamente proveniente da rotolo di carta igienica probabilmente di matrice industriale ne connota l’attentato come ultimo atto, attentamente studiato all’uopo. Non è chiara l’ora dell’innesto della bomba che comunque sarebbe stata fatta brillare prima dell’apertura oraria ufficiale o abituale. La tragica situazione in cui si trova attualmente l’oggetto dell’attentato in forte scontro ideologico artisticamente avverso farebbe pensare ad un attacco di matrice politica. Il luogo del resto si presta, considerata la sua posizione in grosso agglomerato dove da sempre si usa gettare deiezioni umane su tutto e su tutti. D’altra parte anch’esso oggetto spesso allo stesso trattamento. Ciò non esclude che possa trattarsi dell’attacco di un cane sciolto che come mandante il suo cervello bacato abbia colpito volendo così manifestare il suo disagio verso una situazione ben lungi dal districarsi viste le forze in campo. Una, non caratterialmente belligerante ma che usa la protesta solo se si sente offesa e continuamente attaccata. L’altra forza invece sempre sul chi vive per farlo vivere ancora peggio, poco intelligente, non portata al dialogo ma solo allo scontro, spesso arrogante, privo di qualsiasi logica intellettuale che possa seppur blandamente abbassare i toni invece di aumentarli con classiche azioni di attacco stupidamente prolungate nel tempo. Comunque come dicevo le indagini difficoltose sono aperte anche ad altre suggestive motivazioni a cui la fantasia non opporrebbe limiti. Intanto sono già allo studio sistemi di difesa come una potrebbe essere quella di chiudere la possibilità del ripetersi di nuovi attacchi con l’uso della stessa arma, ricorrendo al famoso tappo da damigiana in modo di far implodere le polveri esplosive all’interno del fautore dell’ignobile provocazione. L’indagine comunque si concluda apre nuovi scenari di contrasto dove sicuramente prima di giungere ad affrettate ipotesi l’uso di ricambiare certe cortesie devono comprovarsi con la massima obbiettività senza accusare nessuno se non con prove certe su tutta la dinamica dell’azione ed eventuali, se ci sono, suggeritori che andrebbero trattati alla stessa maniera. Una guerra fatta con questo tipo di materiale di solito viene perduta paradossalmente proprio da chi ha il maggior numero di cariche detonanti. Chiudo ricorrendo alla solita saggezza popolare: “ Chi di spada ferisce di spada perisce”.
A questo punto non solo la bocca bisogna otturarsi ma anche il naso….
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Il bambino crede di conquistare l’affetto della madre attraverso le feci. Lo stesso significato si può attribuire a questo gesto: l’artista dona la più intima parte di sé al proprio pubblico.