Variante al piano regolatore per il nuovo centro commerciale con riduzione della superficie da destinare ad albergo, l’assessore all’urbanistica Fausto Troiani ricostruisce l’iter della procedura che avrebbe dovuto essere varata ieri in Consiglio comunale, ma che a causa della mancanza del numero legale è slittata (leggi l’articolo). La zona interessata è quella definita “tecnico distributiva” vicina al Cuore Adriatico dove la cubatura prevista è stata spacchettata sulla base della richiesta dei privati. «L’iter è stato avviato nel lontano 2004 – dice Troiani – L’area ha assunto l’attuale configurazione urbanistica a seguito della variante parziale al Prg vigente approvata definitivamente nel 2004. Ne è conseguita l’approvazione del Piano di Lottizzazione con atto di Consiglio comunale nel 2007 . I soggetti lottizzanti, ognuno per le rispettive competenze, oltre alle opere edificatorie, hanno realizzato e ceduto gratuitamente tutte le opere di urbanizzazione e le relative aree pubbliche, ivi comprese quelle del presente comparto, sul quale, però, non si è mai data attuazione alla parte costruttiva di esclusiva competenza privata, ovvero non è mai stata realizzata la struttura ricettiva come previsto nel piano attuativo. Ad oggi, la situazione è radicalmente cambiata di nuovo – prosegue l’assessore – sia sotto il profilo sociale, che economico ed ha indotto il nuovo assetto proprietario a ripensare, mediante una ridistribuzione della capacità edificatorie e degli usi ammessi, una diversa strategia operativa che parte, appunto, dalla presente proposta di variante quale atto propedeutico alle successive fasi realizzative. Come è possibile verificare, il tutto trae i suoi principi ispiratori dall’anno 2013, momento nel quale è stato assunto l’impegno da parte dell’allora Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Corvatta, di procedere all’adozione di una variante urbanistica che prevedeva già una diversa distribuzione funzionale degli usi all’interno delle capacità edificatorie già attribuite dal Prg 2004, escludendo, quindi, ora come allora, ogni maggiorazione delle quantità edilizie, ovvero, non si prevede alcun aumento delle volumetrie edificabili. Non si prevedono, infine, neanche modificazioni degli usi consentitu, che rimangono tali secondo le previsioni del Prg, ovvero: “Attività Terziarie”, all’interno delle quali, tra l’altro, sono previste attrezzature commerciali, ricettive e complessi direzionali».
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