di Mauro Giustozzi
Un maceratese alla guida del Savona Calcio in serie D. E’ Roberto Patrassi che sarà il punto di riferimento, probabilmente con la carica di presidente, di un folto gruppo di imprenditori milanesi che nella giornata di ieri ha rilevato le quote del club ligure che fino a qualche anno fa era avversario della Maceratese nel girone B di serie C. Dunque, mentre in città si naviga tra la realtà di un modesto torneo di Promozione e il sogno dell’arrivo nel capoluogo l’anno prossimo del presidente del Matelica Mauro Canil, in Liguria Roberto Patrassi inizierà una sua seconda vita sportiva dirigenziale, stavolta nelle vesti di protagonista della rinascita del Savona.
Il cui obiettivo è il ritorno in serie C. Personaggio conosciutissimo in città e nell’intera regione, Roberto Patrassi, nonostante abbia vissuto la gran parte dei suoi 66 anni lontano dalle Marche, è rimasto sempre molto legato alla sua terra, tanto da farvi ritorno non appena possibile, con puntate soprattutto a Recanati dove ha anche organizzato in passato convegni sportivi con la presenza, tra gli altri, di Arrigo Sacchi e Ariedo Braida, due dei grandi protagonisti del Milan berlusconiano che vinse tutto e nel cui organico societario figurava anche il dirigente maceratese. Roberto Patrassi nel club rossonero è stato prima osservatore dal 1987 e dirigente manager dal 1995: nel Milan è stato organizzatore del settore giovanile, coordinatore generale e direttore acquisti del club. Nell’ultima parte della sua carriera milanese era al settore giovanile come responsabile istituzionale. Successivamente ha ricoperto ruoli anche in federazione e nella Lnd. Patrassi vanta quattro lauree, oltre ad ex dirigente del Milan ha avuto un passato nella magistratura civile come pretore. Dietro, alle sue spalle, un gruppo di imprenditori lombardi impegnati nel settore dell’efficentamento energetico. La cordata, già azionista al 20%, rileva un ulteriore 50%, detenendo perciò la maggioranza del 70% delle azioni. La cifra complessiva dell’operazione si aggira sul milione di euro. Nella Sala Rossa di Palazzo Sisto di Savona ieri i nuovi proprietari del Savona si sono presentati alla città. La cordata dei milanesi, guidata da Roberto Patrassi, può dunque cominciare ufficialmente l’avventura in Liguria.
«Il mio rapporto con il Savona è nato quasi per caso, quando alcuni amici mi hanno chiesto di iniziare un percorso nel calcio dilettantistico. Savona è una piazza importante per la sua storia calcistica e per gli impianti presenti», ha affermato Patrassi nel corso della conferenza stampa di presentazione. L’ex responsabile del settore giovanile del Milan ha svelato anche le sue idee per il futuro, dal settore giovanile al ritorno nel professionismo. «Il Savona calcio non appartiene a noi, ma appartiene alla città – ha detto il dirigente maceratese – Ecco perché mi metto al servizio dei Savona e dei tifosi, per dare un valore aggiunto allo sport locale e far tornare grandi i colori biancoblu. L’importante, ora, è iniziare un percorso condiviso e in sinergia con amministrazione e associazioni. Il nostro progetto è semplice: non esiste una buona squadra senza un buon settore giovanile. Lo sport deve essere di qualità, deve essere per tutti, deve apportare qualcosa. Credo che Savona abbia le giuste caratteristiche per poter tornare a essere, sportivamente parlando, capoluogo di provincia. Non me ne vogliano i vicini di casa. Il nostro obiettivo è passare dal dilettantismo al professionismo». Ad affiancare Roberto Patrassi in questa avventura al Savona Calcio un altro pezzo di storia milanista: responsabile del settore giovanile è stato infatti nominato Stefano Eranio.
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