La chiesa di San Giovanni a Macerata
Tre nuove ordinanze del commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini. Approvate oggi durante la cabina di regia di Rieti, riguardano la semplificazione delle procedure per la ricostruzione degli edifici di culto, l’accesso ai fondi Inail per salute e sicurezza sul lavoro e lo studio di faglie attive e capaci. Farabollini entra nel dettaglio, spiegando che «le ordinanze riguardano il secondo piano Beni Culturali per il ripristino degli edifici di culto, sulla quale è stato forte l’impegno del presidente Conte, l’assegnazione dei fondi Inail al fine di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’approfondimento delle criticità geologiche determinate dalle faglie attive e capaci che interessano direttamente i nuclei urbani danneggiati o insistono su aree oggetto di ricostruzione. Nei territori appenninici del Centro Italia – aggiunge Farabollini – restituire la fruizione delle chiese è un passo fondamentale nella ricostituzione delle comunità. Il piano di ripristino degli edifici di culto di proprietà degli enti ecclesiastici o Fec (Fondo edifici di culto) è finanziato con 275 milioni di euro e prevede procedure semplificate per gli interventi al di sotto della soglia dei 600mila euro di lavori. Le diocesi – continua il commissario – potranno assumere il ruolo di soggetto attuatore e gli interventi saranno sostanzialmente equiparati alla ricostruzione privata. Due elementi che riteniamo possano consentire al territorio di riappropriarsi con maggiore celerità non solo di una parte importante della propria identità storica e sociale, ma anche di riattivare il circuito virtuoso del turismo culturale e religioso, storicamente volano economico di un Appennino sede di un patrimonio artistico immenso».
Il commissario Piero Farabollini
L’elenco degli edifici del secondo piano dei Beni culturali, specifica Farabollini, «è frutto di scelte totalmente condivise tra Commissario straordinario, ministero dei Beni e delle attività culturali e Conferenza episcopale italiana nonché approvate da comitati istituzionali regionali e cabine di regia precedenti alla mia nomina. Non smetteremo però di lavorare per completarlo, in accordo con il Governo, attraverso ulteriori stanziamenti». Delegata ad Invitalia invece la procedura Inail per l’informazione e la raccolta delle manifestazioni di interesse ai finanziamenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro conseguente al miglioramento sismico e all’adeguamento strutturale. Si tratta di circa 30 milioni di euro già previsti dall’ordinanza 54 del 2018 e sottoutilizzati dalle imprese. Potranno accedervi anche quelle non direttamente danneggiate dal sisma e quelle che abbiano già effettuato lavori compatibili con le finalità dell’ordinanza. Invitalia si occuperà della comunicazione capillare al territorio e di raccogliere le manifestazioni di interesse all’indirizzo appinail.invitalia.it (entro il 30 settembre 2019) che serviranno a definire entità e distribuzione delle risorse del bando di successiva emanazione.
Va bene le tre ordinanze, ma a quando l'ordinanza sull'anticipo ai professionisti? Forse il commissario non ha ancora capito che se noi professionisti non saremo ristorati del nostro giusto, atteso e sacrosanto compenso, non si attueranno le progettazioni private, ma tanto meno quelle delle curie. Chi si assume l'onere oggi, che siamo ridotti allo stremo, di anticipare ancora spese e risorse per recuperare le chiese? A questo punto mi sorge il sospetto che non si voglia proprio attuare l'ordinanza sull'anticipazione e quindi non si voglia RICOSTRUIRE. Ma il decreto Genova è legge e l'ordinanza è d'obbligo.
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Avete capito ora, a cosa è servita la visita del papa a Camerino ????
Speriamo che con il disegno di legge del Governo si possa ricominciare a ricostruire le chiese diocesane danneggiate dal terremoto.
“L’emanazione, nella giornata di ieri, dell’ordinanza che ha disposto da parte del Commissario straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini l’approvazione del secondo Piano di interventi per la ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici di culto nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016 va accolta con grande favore e soddisfazione. Tra i 275 milioni stanziati per gli interventi, ben 175 saranno infatti destinati alla rinascita di 385 chiese marchigiane”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche, commenta quello che a tutti gli effetti è un passo in avanti fondamentale per la ricostruzione e che prevede interventi su 640 chiese appartenenti di 19 diocesi del centro Italia.
“Grazie ad un emendamento della Lega approvato nel decreto legge 109/2018 ‘Genova’ – spiega Arrigoni – è stata introdotta la possibilità che i lavori di importo non superiore a 600.000 euro, per singolo intervento, di competenza delle Diocesi sulle chiese danneggiate dal terremoto potessero seguire le procedure più snelle previste per la ricostruzione privata, anziché quelle per la ricostruzione pubblica più lunga e macchinosa”.
“Una misura fondamentale, a cui segue ora l’ordinanza del Commissario, che consentirà finalmente ai cittadini di quei territori feriti di poter fruire dei luoghi di culto a cui sono legati e che rappresentano un simbolo importantissimo per la tenuta delle comunità”, conclude il Senatore Arrigoni.