Manifesto per Antonio Bravi,
Grufi: «Sostegno a Simonacci
ma resto distante da questa Lega»

RECANATI AL BALLOTTAGGIO - Decine di firmatari a sostegno del candidato di centrosinistra, che spiega i vantaggi del mancato apparentamento. Per lo sfidante di centrodestra scende in campo il direttivo provinciale di Forza Italia. Il leader Udc specifica: «Potremo anche lavorare perché si creino le condizioni volte per un soggetto popolare in uno spazio alternativo alla sinistra ma anche alla destra del Carroccio».

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Simone Simonacci e Antonio Bravi

 

di Federica Nardi 

Mentre a Recanati gli schieramenti politici a sostegno di Antonio Bravi (centrosinistra) e Simone Simonacci (centrodestra) cercano alleanze dell’ultima ora per scamparla al ballottaggio del 9 giugno, a sostegno di Bravi arriva la lettera di un gruppo di cittadini. Tra i firmatari (già decine in poco più di una giornata) ci sono anche non residenti che sono «sinceramente preoccupati per le sorti della nostra città», scrive il “comitato per Antonio Bravi”. Tra di loro: Vito D’Ambrosio, magistrato e già presidente della Regione Marche, Lina Caraceni, docente di Giurisprudenza dell’università di Macerata, Roberto Mancini, docente di Filosofia teoretica di Unimc, Annalisa Cegna, direttrice scientifica dell’Istituto storico di Macerata, Lorenzo Marconi, presidente provinciale Anpi, Duccio Campagnoli, già assessore regionale in Emilia Romagna ed ex presidente di Bologna Fiere, Franco Scarponi, già assessore della Provincia di Bologna, Roberto Acquaroli, docente di Diritto penale di Unimc e Valerio Calzolaio, giornalista e scrittore. «Diciamo no a chi è legato a forze politiche che a livello nazionale fomentano la paura e le divisioni all’interno delle nostre stesse comunità, innalzano muri che ostacolano il dialogo, discriminano alcuni cittadini solo perché manifestano idee diverse, criminalizzano i migranti e propongono misure di sicurezza e di controllo antidemocratiche – dice il comitato -. Diciamo sì a una coalizione, come quella di Antonio Bravi, che si ispira a valori quali la partecipazione e la cittadinanza democratica, si impegna nell’attuazione di politiche sociali inclusive e presta attenzione a scuola e cultura, famiglie e welfare, giovani e anziani, volontariato e associazionismo. Invitiamo tutti a superare inutili e dannose divisioni – specifica il comitato, con un riferimento alla divisione nel centrosinistra che ha portato alle due candidature al primo turno di Graziano e Antonio Bravi -, e a lavorare uniti per rafforzare i risultati ottenuti e per raggiungere gli obiettivi non ancora realizzati. Mettiamo in comune le tante risorse di cui è ricca la nostra città e il patrimonio di idee, di passione civile e di valori delle forze democratiche e delle nostre associazioni. Impegniamoci per dare a tutti un futuro migliore».

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Massimiliano Grufi

Si discute nel frattempo della scelta di Simonacci di apparentarsi con la lista Costituente popolare di Massimiliano Grufi (candidato al primo turno) e del mancato apparentamento sul lato opposto di Antonio Bravi con Graziano Bravi. «L’apparentamento indebolisce la coalizione, non la rafforza – scrive il comitato per Antonio Bravi –  Senza apparentamento avremmo una maggioranza con 10 consiglieri, più i tre di Graziano Bravi e i tre di Simonacci. Con l’apparentamento invece avremmo sei consiglieri più i 4 delle liste di Graziano, con sei consiglieri di opposizione senza però le liste della coalizione di Graziano Bravi che sarebbero già in maggioranza. Quindi, di fatto, un’opposizione più forte».

Dal lato opposto interviene invece Grufi, con una riflessione sul voto, sulle forze politiche in gioco e anche con una stoccata alla Lega: «Questa campagna elettorale non ha visto un voto libero. Parlare di democrazia in relazione a questa esperienza è risibile, direi esilarante. Ma questa analisi adesso non serve. Occorre pazientemente tessere un nuovo “patto sociale” fra tutti i cittadini di buona volontà, a partire da quei comuni valori di convivenza civile che sono garantiti dalla nostra Costituzione.  Non credo che attualmente ci sia un soggetto politico in Italia in grado di “raccogliere” queste sfide, né una coalizione in grado di rappresentarne davvero il valore profondo. Questa è la ragione per cui diventa necessario “ritagliarsi” uno spazio per provare a cambiare questo paese. Per questo è necessario un lavoro paziente, lungo, disinteressato. In questa prospettiva “accolgo” positivamente l’apparentamento della lista Costituente Popolare con il candidato sindaco Simonacci. Lo strumento tecnico dell’apparentamento potrà infatti garantire l’elezione di un consigliere comunale. E’ poi nota la vicinanza dell’Udc e Forza Popolare (espressione di Forza Italia) che nel contesto nazionale sono dentro il percorso del Ppe. Sono altresì rispettoso delle diverse sensibilità che nelle diverse liste intendano sostenere l’uno piuttosto che l’altro candidato sindaco. Infine, incontrando il candidato Simonacci ho compreso come in futuro potremo anche lavorare perché si creino le condizioni volte alla costruzione del soggetto popolare sopra agognato, ma (per quanto mi riguarda) in uno spazio alternativo alla sinistra e nel contempo distinto e distante dalla destra rappresentata da questa Lega, di cui non condivido pensiero ed azione».

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Alessia Pupo, Riccardo Sacchi e Corrado Perugini

Simonacci, che incassa anche la visita venerdì di Giorgia Meloni (FdI), ringrazia Grufi per l’apparentamento formale e poi si appella agli elettori: «Da un lato c’è il vero cambiamento e la libertà, dall’altra c’è il personalismo e il governo di pochi. C’è bisogno di tutti i cittadini che mettano al centro della scelta i valori della democrazia, della libertà e del buon governo. Oggi più che mai, tutti sono indispensabili per la riuscita di questo progetto: o Recanati rinasce insieme, o tutti saremo sconfitti individualmente». A supporto del candidato di centrodestra, «senza alcun indugio», anche la segreteria provinciale di Forza Italia: «Riteniamo, infatti, anche alla luce dei risultati espressi sul territorio, che sia più che mai necessario un allargamento della coalizione di Simonacci alle forza cattoliche moderate e liberali che si riconoscono nel Ppe e che al primo turno hanno sostenuto Massimiliano Grufi – dicono Riccardo Sacchi, Alessia Pupo e Corrado Perugini -. Invitiamo quindi tutti i sostenitori e i simpatizzanti di Forza Italia e della lista “Forza popolare Recanati” insieme a Udc e Progetto Recanati ad andare a votare domenica 9 giugno dando la preferenza a Simonacci. E’ forte infatti la necessità di rinnovamento della città. Recanati deve cambiare pagina e per farlo occorre un nuovo sistema di governo e la costruzione di un nuovo soggetto politico, espressione di una ampia coalizione di centro destra e del mondo civile, alternativo alle forze di sinistra. Forza Italia non chiede poltrone o incarichi futuri ma solo una convergenza su alcuni punti del programma, peraltro già espressa con l’apparentamento della lista Costituente Popolare che del pari aveva dato appoggio a Grufi».

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