Ballottaggio Recanati,
due scenari per il Consiglio:
Grufi e Gurini comunque fuori

Il Consiglio comunale di Recanati

Comunque vada i candidati sindaco Massimiliano Grufi (Udc e civiche) e Stefano Gurini (Movimento 5 stelle) resteranno fuori dal Consiglio. E’ uno dei primi verdetti emersi oggi dopo la fine dello spoglio delle comunali a Recanati, andato avanti fino a tarda notte. Partendo dal fatto che 10 consiglieri andranno alla maggioranza e 5 all’opposizione, due gli scenari che potrebbero configurarsi per il Consiglio, a seconda che il ballottaggio venga vinto da Antonio Bravi o da Simone Simonacci. Ma in entrambi i casi gli ultimi due classificati non hanno i numeri per entrare. E’ chiaro che l’esito del ballottaggio poi dipenderà molto dalla ricomposizione del centrosinistra, che insieme al primo turno avrebbe abbondantemente superato il 50%. Ecco gli scenari per il Consiglio.

Antonio Bravi

PRIMO CASO, VITTORIA DI BRAVI – Per la maggioranza entrerebbero cinque consiglieri di Vivere Recanati (Rita Scoccio, Mirco Scorcelli, Tania Paoltroni, Giorgio Lorenzetti e Antonella Mariani), due di Uniti (Stefano Miccini e Michele Moretti), uno per Idee in Comune (Sergio Bartoli) e due per Recanati Insieme (Reginaldo Polsonetti e Roberta Sforza). Per per l’opposizione invece, oltre ai due candidati sindaci Simone Simonacci e Graziano Bravi, entrerebbero due consiglieri della Lega (Nicoletta Marzioli e Benito Mariani) e due del Pd (Andrea Marinelli e Roberta Pennacchioni).

Simone Simonacci

SECONDO CASO, VITTORIA SIMONACCI – Per la maggioranza sarebbe la Lega a fare il pieno, con sei consiglieri (Nicoletta Marzioli, Benito Mariani, Pier Luca Trucchia, Alberto Palmieri, Monica Malizia, Eleonora Chiaramoni), due andrebbero a In Comune (Roberto Bartomeoli e Sabrina Bertini) e uno a testa Per Recanati migliore (Maurizio Paoletti) e Fratelli d’Italia (Riccardo Ficara Pigini). Per l’opposizione, oltre ai candidati sindaci Antonio Bravi e Graziano Bravi, entrerebbero due Vivere Recanati (Rita Scoccio, Mirco Scorcelli) e due del Pd (Andrea Marinelli e Roberta Pennacchioni).

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