L’Udc volta le spalle a Francesco Fiordomo in extremis e fa saltare la votazione del bilancio consuntivo di Recanati. La coalizione di centrodestra che sostiene Simonacci critica la Giunta (leggi l’articolo) e così anche la Lega e Fratelli d’Italia (mentre il Pd, nei fatti, ha votato a favore come ha confermato lo stesso segretario comunale Andrea Marinelli). Insomma, a Recanati tra bilancio saltato e campagna elettorale in corso l’ultima assise ha creato un vero e proprio caos. La risposta a mente fredda del sindaco uscente Fiordomo è una vera e propria “letterina” a Simonacci, in cui lo accusa di non essersi «mai visto a Recanati». Fratelli d’Italia nel frattempo parla di «guerra civile Pd» e «città commissariata» (ma il commissario, se ci sarà, nel caso sarà “ad acta”, cioè solo per l’approvazione del bilancio nel caso saltasse anche al prossimo Consiglio comunale). La Lega, con il supercommissario Paolo Arrigoni, prende la palla al balzo e ricorda ai recanatesi che « la Lega è pronta a stare dalla loro parte con una proposta di buon governo degno della città e di questo nome».
LA LETTERA – «Benvenuto o bentornato Simone. Ci conosciamo di vista, non ti ho mai visto a Recanati – esordisce Fiordomo nella lettera -. Anzi, ti ho salutato qualche giorno fa nella piazza di Loreto gremita per l’arrivo del Papa ed in Comune quando presentavi le liste. Leggo che racconti di una città sporca, con pericolosi criminali che controllano interi rioni, di pericoli per i pedoni e strade distrutte. Boh, sicuramente non saremo il paradiso terrestre ma il tuo racconto è decisamente fuori luogo. Forse confondi Recanati con altri luoghi lontani e città visitate in questi anni. Da sindaco, non so se “favoloso” come mi descrivi te, ma comunque il sindaco del film “Il giovane favoloso” che insieme ad una attenta programmazione e strategia ci ha consentito di incrementare del 30% il numero di turisti che arrivano e si trattengono a Recanati (che piaccia o no, i numeri parlano chiaro, ripeto: solo nel recente ponte di Pasqua 7.700 biglietti staccati ai nostri Musei, 19.500 dall’inizio dell’anno, +22% rispetto al 2018), ti presento realizzazioni e numeri reali. Poi, che si possa e debba migliorare in molti aspetti, è sicuramente necessario, ma i fatti ed i numeri di questi anni sono evidenti. Come sindaco di questa città ancora per un mese, ti invito a farci insieme un giro per le vie di Recanati. Potrei mostrarti i segni del cambiamento, ti potrei illustrare i bilanci del Comune in attivo (il Comune era quasi in fallimento nel 2009, te lo dovrebbero aver detto gli ex assessori che ti sostengono), i fondi nazionali ed europei intercettati e disponibili per i prossimi anni (noi a differenza dei tuoi amici non abbiamo fatto derivati ma trovato fondi). Magari potremmo parlare anche delle cose che ci sono ancora da fare affinché la città migliori sempre più. Sono a disposizione. Quando vuoi. Poi ti spiego: se il Consiglio non approva il conto consuntivo e si è in piena fase elettorale, al massimo arriva un “commissario ad acta” per quell’atto e non il commissario prefettizio che sostituisce il sindaco, sono due cose diverse (così mi hanno spiegato i tecnici). Insomma, penso proprio che il sindaco “favoloso” o presunto tale, consegnerà la fascia al nuovo nonostante la sceneggiata ed il voto dei voltagabbana in Consiglio. Spero che il mio succesore sappia essere competente, consapevole dell’impegno enorme che assume, onesto, appassionato e, soprattutto, libero».
La lista di Fratelli d’Italia a Recanati
FRATELLI D’ITALIA – «Nella mattinata di sabato a Recanati si è assistito a due chiari ma contrapposti esempi di politica – dice la sezione recanatese di Fratelli d’Italia -. Sotto le logge del municipio, al cospetto di un nutrito drappello di pubblico, esplodevano la motivazione, la speranza e il coraggio di un manipolo di ragazzi che, dopo essersi presi sulle spalle la gestione del gruppo cittadino, hanno presentato una lista di Fratelli d’Italia alle amministrative della città per la prima volta nella storia. E mentre Fratelli d’Italia affrontava il suo battesimo, in Consiglio comunale andava in scena uno spettacolo inqualificabile culminato con la bocciatura del rendiconto dell’anno 2018. Un voto tutto politico per i consiglieri del PD, maturato in un clima di congiura, tra accuse di tessere vendute, attacchi personali e insulti ai candidati Sindaco delle due diverse “correnti”.
Così cala il sipario sulla gestione Fiordomo, con un centrosinistra spaccato in preda alle lotte intestine del Pd e con la città commissariata. Fine ingloriosa ma meritata. Noi di Fratelli d’Italia, nauseati da quanto accaduto, siamo certi che con Simone Simonacci, candidato sindaco del centrodestra, i partiti laveranno i panni sporchi in casa propria senza ammorbare il governo della città».
Paolo Arrigoni
LEGA – Si aggiunge alle voci del centrodestra anche quella del commissario Paolo Arrigoni: «Il bilancio comunale di Recanati è l’ennesima vittima della faida tra correnti del Pd che sta facendo come i polli di Renzo: si accorge che sta andando verso quella fine politica ed amministrativa che i recanatesi, con l’aiuto della Lega, gli riservano con le elezioni del 26 maggio. Una situazione politicamente ed amministrativamente gravissima per la quale a nulla serve la smentita del commissariamento fatta dall’amministrazione Fiordomo. È solo per le imminenti elezioni che i recanatesi eviteranno il peggio e la Lega è pronta a stare dalla loro parte con una proposta di buon governo degno della città e di questo nome». E poi Benito Mariani, coordinatore cittadino: «Un regolamento di conti piena regola. Le due fazioni del Pd, invece di adempiere al loro dovere di maggioranza, si sono infatti rinfacciate l’un l’altra i panni sporchi di casa nel vano tentativo di scaricarsene la responsabilità a vicenda in vista delle elezioni».
Recanati, bocciato il Bilancio Verso nomina commissario per approvare l’atto
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