I cani randagi nel canile
«Possiamo amare gli animali, ma spendere circa 55mila euro in 10 anni è eccessivo per un paese di poco più di mille abitanti e bisogna trovare al più presto una soluzione». Sono le parole del capogruppo di minoranza di Colmurano Andrea Seri, che parla delle spese sostenute dal Comune per il mantenimento dei cani randagi nella struttura dei Monti Azzurri.
Andrea Seri
Secondo Seri, insomma, 5.500 euro all’anno di media «è una spesa insostenibile, in un momento dove ci sono famiglie in difficoltà e lavori urgenti e importanti da realizzare dovuti al terremoto. Sarebbe auspicabile – continua il consigliere – che l’amministrazione incentivi l’adozione dei cani randagi, che per lo più hanno un’età avanzata, magari con uno sgravio fiscale o con lo sconto sulla Tari, in modo che questa tassa non possa più mordere. Allo stesso tempo, con un atto di civiltà, daremo una seconda chance ad animali che sarebbero costretti a passare gli ultimi anni della loro vita, chiusi in anguste gabbie. Malgrado abbia più volte affrontato questo tema – conclude Seri – il Comune in questi 10 anni, ha voluto sempre evitare di trovare soluzioni alternative. Accettiamo comunque altre idee dai cittadini, per fare in modo che queste spese di mantenimento dei cani randagi, siano eliminate quasi completamente, utilizzando gran parte di queste somme risparmiate, per dare dignità a persone bisognose o magari per sostenere le attività del centro abitato».
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