Caldarola- San Francesco Cingoli, squadre in campo alle 16, ma non si gioca. È la decisione dei due funzionari della Federazione presenti oggi al Comunale. Arrivati con largo anticipo, hanno avuto un colloquio con la società locale facendo ad essa presente di non avere una situazione in regola. «Si tratta di un debito non saldato con la Federazione – dice il segretario Figc Marche Angelo Castellana – avevamo avvisato che se non avessero pagato la partita non si sarebbe disputata». Di altro avviso invece i dirigenti locali. Entrambe le parti sono convinte di aver ragione sul tema della discussione. Nel frattempo i giocatori in campo compiono regolarmente il riscaldamento pre partita (match valido per la penultima giornata del girone F di Seconda categoria). L’arbitro richiama le due squadre negli spogliatoi per l’appello di rito. Tutto pronto dunque per l’inizio della partita, ma poi arrivano i dirigenti che comunicano la scelta dei due commissari. Giocatori e staff increduli e nulla di fatto nel rettangolo di gioco. San Francesco Cingoli già salvo, e che con ogni probabilità avrà la partita vinta a tavolino, Caldarola che invece raggiunge oggi la matematica salvezza in virtù delle sconfitte di Ripesanginesio e Sefrense. Non è detto, però, che questo episodio possa avere delle conseguenze anche nella classifica della squadra di mister Fabio Fede e del presidente Leonardo Maccari: la palla passa al giudice sportivo.
(Mi. Car.)
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