L’ex distributore di benzina Agip all’ingresso di Matelica, gestito per anni dalla famiglia Leonangeli, sarebbe potuto diventare un “memoriale” dedicato ad Enrico Mattei. Di recente invece il Comune di Matelica ha pubblicato un bando per concederlo in affitto a 400 euro al mese, destinandolo alla vendita di prodotti agroalimentari, per lo spazio coperto da 110 metri quadrati e quello esterno da 300 metri quadrati. La proposta del “Memoriale ad Enrico Mattei” era arrivata dal professor Igino Colonnelli, ex consigliere comunale e dall’architetto Gianluca Pecchia che ha preparato un progetto tecnico, che ora esprimono rammarico per la scelta dell’amministrazione.
«Ci sarebbe piaciuto che l’ex distributore di benzina Agip all’incrocio per Esanatoglia diventasse un “Memoriale “Enrico Mattei” recuperando la storica struttura nelle sue caratteristiche originarie, con tanto di scritta “Agip” e le vecchie pompe di benzina. Infatti la stazione di servizio – spiegano i due – sia per la novità del design che bene esprimeva lo spirito dinamico, di audacia e di slancio nel futuro che ha caratterizzato gli anni del “boom economico” italiano, sia per l’innovazione nel campo architettonico-ingegneristico e urbanistico, riveste un grande valore storico-artistico. Che non deve essere perduto». Proseguono i due: «A tale scopo abbiamo presentato, esattamente tre anni fa (2016), al Comune di Matelica una specifica proposta (già avanzata in precedenza in conferenze pubbliche, a partire dal 2013), con tanto di progetto tecnico, per un’ipotesi di recupero e di utilizzo degli spazi interni ed esterni. Abbiamo appreso con disappunto che, invece, è stata appena indetta un’asta per l’affitto della struttura per vendervi prodotti agroalimentari locali tipici (nulla a che vedere con la figura di Enrico Mattei). Come se in città non vi siano tanti spazi commerciali vuoti, idonei come punti vendita di prodotti di qualità».
La stazione Agip di Matelica negli anni Cinquanta
Nella relazione Pecchia e Colonnelli ricordano che Mattei faceva progettare le stazioni Eni al suo architetto di fiducia Mario Bacciocchi. «Anche la stazione di Matelica fu fatta realizzare nei primi anni ’50 dallo stesso Enrico Mattei – ricordano i due – C’è dunque un legame forte tra questa struttura e l’opera, la personalità, lo stile e la memoria di Mattei. Per questo motivo, abbiamo proposto un intervento di recupero innanzitutto a livello architettonico, data la fatiscenza della struttura e l’attuale stato di abbandono, quindi una destinazione d’uso futura che sia memoria, conoscenza, promozione del pensiero e dell’opera di Enrico Mattei, nostro illustre concittadino e grande italiano del Novecento». Nella proposta dei due matelicesi, al piano terra di 40 metri quadrati si dovrebbero realizzare un’aula didattica per approfondire la storia di Mattei ed uno spazio destinato all’accoglienza da parte dell’associazione Apve (pionieri e veterani Eni). Nel soppalco superiore di 25 metri quadrati dovrebbe trovare posto una piccola biblioteca-emeroteca, con documenti e riviste sul mondo dell’Eni e di Mattei. All’esterno invece dovrebbero essere ripristinati gli allestimenti originali di una stazione di servizio dell’epoca, pensati dallo stesso Mattei e affidati ad un altro suo progettista di fiducia, l’architetto designer Nizzoli. «Abbiamo sempre confidato – concludono Igino Colonnelli e Gianluca Pecchia – che un giorno ci potesse essere uno scatto di attenzione e sensibilità verso ciò che è conoscenza, cultura ed arte, una crescita di educazione al sapere e al bello, sia per la modernità che per il passato, seguendo almeno noi di Matelica l’esempio di Enrico Mattei, che mentre agiva da “spregiudicato” imprenditore di Stato, creando migliaia di posti di lavoro e benessere economico, allo stesso tempo ha voluto realizzare splendide opere di urbanistica e di architettura, per qualificare le città, renderle più belle ed accoglienti, migliorarne la qualità della vita».
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La cultura con la storia per certi politici non contano nulla.