Dopo un stop lungo 8 mesi, i lavori nel cantiere della Quadrilatero per la Ancona-Perugia, sulla Ss 76, sono ripresi. Il Dl Sblocca-cantieri è stato varato e per domani a Fabriano è attesa la visita del premier Giuseppe Conte. La giornata del 4 Aprile fabrianese inizierà alle 11:45 circa con l’arrivo del presidente del Consiglio dei Ministri e del ministro Danilo Toninelli (Mit) ai cantieri della Quadrilatero a Borgo Tufico, accompagnati dal prefetto di Ancona, Antonio d’Acunto. Ad attenderli sul posto ci saranno il governatore delle Marche Luca Ceriscioli; la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’ad Anas, Massimo Simonini e il presidente della Quadrilatero, Guido Perosino. “La riapertura dei cantieri della Quadrilatero è frutto di un lungo lavoro sinergico tra tutte le parti in causa che culminerà nella visita di domani, del premier Conte e del Ministro Toninelli, a testimonianza ulteriore dell’attenzione con cui è stato seguito questo spigoloso dossier al fine di superare tutte le criticità. – commentano i parlamentari marchigiani Patrizia Terzoni (vicepresidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera) e Sergio Romagnoli (Commissione Lavoro al Senato) – Una costante attività amministrativa e politica che non si è mai fermata in questi mesi e che continuerà fino alla realizzazione dell’opera. Senza tanti proclami, anche nei momenti più bui, abbiamo lavorato con e per il territorio”.
“In questi lunghi mesi – proseguono i due esponenti del M5S – si sono succeduti incontri, redatti documenti, studiato soluzioni con Governo, parlamentari del territorio, Anas, azienda, subappaltatori in crisi e istituzioni. Senza i proclami del passato sono stati affrontati i gravissimi problemi che fermavano da mesi l’opera a causa della crisi di Astaldi. Abbiamo evitato quello che ad un certo punto pareva un vero e proprio collasso del sistema, quando qualcuno soffiava sul fuoco e auspicava una ulteriore drammatizzazione senza capire che solo riaprendo i cantieri si da una speranza a chi ancora oggi deve ricevere il giusto compenso per i lavori svolti. Abbiamo tenuto la barra dritta verso l’interesse generale dei cittadini a vedere completata l’opera nel più breve tempo possibile. I frutti si iniziano a vedere ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione. Domani sarà l’occasione giusta, anche per i subappaltatori, di parlare con il premier per cercare di allargare quel sentiero molto stretto che può portare ad affrontare e cercare di risolvere i problemi che rimangono. Per il territorio sarà un momento importante per avere un dialogo diretto con i massimi responsabili del Governo del paese in tema di infrastrutture, così importanti per il rilancio delle aree interne delle Marche”.
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Ammazzaa, tutto in pompa magna, ci manca l’orchestrina e siamo al completo. Speriamo di essere all’atto conclusivo di tutta la vicenda.