Centro ricerca universitario,
«un sogno che si avvera a Unicam»

CAMERINO - Avviata la procedura per la realizzazione. Il progetto, nato immediatamente dopo il sisma del 2016, prevede l’attivazione di un nuovo polo internazionale che sorgerà in via Madonna delle Carceri grazie al cofinanziamento da parte della Regione Marche tramite i fondi della Protezione Civile nazionale. Il rettore Pettinari: «Auspichiamo che sia pronto entro la metà del 2020»

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Il render dell’edificio

 

I sogni continuano ad avverarsi all’Università di Camerino. Il progetto più grande, nato immediatamente dopo gli eventi sismici del 2016, riguardava l’attivazione di un nuovo polo internazionale per la ricerca e l’innovazione, dove le varie discipline potessero contaminarsi e ricercatori di tutto il mondo, con particolare attenzione ai giovani ricercatori, potessero crescere in un costante e proficuo contesto di scambi culturali e di iniziative originali ed interdisciplinari: ora tutto ciò diventa possibile, dal momento che è stata avviata tutta la procedura per la realizzazione del nuovo Centro Ricerca Universitario – Cru, che sorgerà in via Madonna delle Carceri a Camerino. Grazie al cofinanziamento da parte della Regione Marche tramite i fondi della Protezione Civile nazionale, l’Ateneo potrà ora dare l’avvio ai lavori, seguendo il progetto interamente realizzato dai docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam.

Claudio-Pettinari

Claudio Pettinari

«E’ stato un percorso lungo – sottolinea il rettore Unicam Claudio Pettinari – per il quale voglio ringraziare la Protezione Civile nella persona del dottor Angelo Borrelli, che ci ha sempre sostenuto, e quella regionale che ci ha accompagnato in questo progetto: un percorso lungo, ma che ci consente ora di guardare al futuro in maniera diversa, recuperando una buona parte dei metri quadri che abbiamo perso a causa del sisma. Potremo ora dare ai nostri ricercatori la possibilità di usufruire di laboratori idonei e sicuri, dove poter portare parte delle attrezzature che in questo momento non stiamo utilizzando e quelle ora presenti in edifici che vanno sistemati. Auspichiamo – prosegue il rettore – di poter mettere la struttura a disposizione dei nostri studenti e dei nostri docenti, ed anche l’intera comunità cittadina, entro la metà del 2020».

Centro-Ricerca4-325x325In uno spazio di circa 6.500 mq, in una struttura con una forma che ricorda un “chip”, saranno collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio e un’aula per piccole conferenze. L’edificio sarà isolato sismicamente per ottenere un elevatissimo livello di protezione dei laboratori, all’interno dei quali saranno quotidianamente svolte attività molto delicate, con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature scientifiche. Nel contempo, la collocazione dei laboratori di ricerca in un unico edificio darà la possibilità di ottimizzare le componenti impiantistiche caratterizzate da notevole complessità. Il Polo dovrà occuparsi di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, dell’agroalimentare, della salute e benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali. Il Centro porrà anche l’attenzione sulle evoluzioni dello scenario mondiale nell’ambito delle smart cities. Al nuovo Campus, dunque, sarà affiancata questa nuova struttura in cui le attività potranno svolgersi con metodologie nuove in assoluta sicurezza e tranquillità. Le collaborazioni già avviate tra Unicam e Cnr, Ispra, Infn, centri di ricerca e università nazionali ed internazionali costituirà, inoltre, una base ottimale per la promozione di proposte di ricerca nell’ambito europeo.



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