«Nel 2017 è finito il ciclo nero, iniziato nel 2007-2008 con la crisi mondiale e proseguito con le crisi interne: da quella italiana nel 2011 a quella delle banche tra il 2014 ed il 2015, pesanti per l’industria marchigiana». L’analisi è dell’imprenditore ed ex ministro Francesco Merloni, fatta durante la presentazione, oggi pomeriggio, della classifica delle imprese marchigiane a cura dei professori Donato Iacobucci e Valeriano Balloni per la Fondazione Merloni. Un incontro che ha visto anche la partecipazione di Adolfo Guzzini, uomo del giorno per la trattativa di vendita della sua IGuzzini agli svedesi della Fagerhult. Un’operazione che ha ottenuto il plauso di tutti gli imprenditori presenti.
Che il 2017 sia stato un anno positivo per le principali imprese della regione, lo dicono i dati: il valore delle vendite è cresciuto nel complesso del 7% e l’occupazione è aumentata del 3% l’anno. Inoltre, l’Istat segnala un contestuale calo della disoccupazione che, nel I semestre 2018 è scesa al 7,7%. Permangono però segnali di incertezza: alcuni dei principali settori regionali, infatti, mostrano una performance di crescita inferiore alla media. Il calzaturiero, ad esempio, conferma le difficoltà evidenziate nel 2016 e il mobile ha rallentato sensibilmente nel 2017, in controtendenza con la ripresa registrata nel 2016. Preoccupano anche l’export, inferiore alla media nazionale, e la difficoltà delle imprese regionali a competere sui mercati internazionali, dovuta alle dimensioni ridotte e alla minor capacità innovativa. «Il vento fuori è forte − ha commentato, chiudendo il convegno, Francesco Casoli, presidente del Gruppo Elica, − e i piccoli hanno il triplo delle difficoltà a competere sui mercati internazionali. Ecco perché sono un forte sostenitore dell’aggregazione. Il competitor di oggi non si trova a Jesi o a Matelica, ma a Shangai». Tra i presenti, il direttore della sede di Ancona di Bankitalia, Gabriele Magrini Alunno, il rettore dell’Università politecnica delle Marche, Sauro Longhi, il presidente di Confindustria Marche Nord, Claudio Schiavoni e l’ex governatore Gian Mario Spacca.
La classifica – Per quanto riguarda la classifica, l’unica impresa a superare il miliardo di euro è la Ariston Thermo, che si conferma al primo posto, registrando nel 2017 una significativa crescita delle vendite (+9,9%). Piccola flessione per la Tod’s, che lo scorso anno è scesa sotto la soglia del miliardo a causa di una leggera flessione nelle vendite (-4,1%). E a proposito della società che fa base a Casette d’Ete, il patron Diego Della Valle ha oggi smentito le voci di una possibile vendita, circolate in seguito alla diffusione di notizie sul riassetto delle holding a monte della società: «Oggi lo chiamano story telling, una volta le chiamavano cazzate − il commento lapidario, e aggiunge −: semmai, compriamo qualcosa». Tra le prime 10 posizioni, l’unica variazione di rilievo è costituita dall’entrata all’ultimo gradino delle top ten della TeamSystem, leader in Italia nei software gestionali e nei servizi di formazione con base a Pesaro. Tra il 2016 ed il 2017 ha raddoppiato il valore delle vendite (+98,3%). Scala al 13° posto Bag spa, la società del brand Nero Giardini (-4,4% nelle vendite). Nella classifica, dopo Ariston Thermo e Tod’s spa, si piazzano Biesse spa, Acraf spa, Profilglass spa, Elica spa, Carnj società cooperativa, Imac spa, IGuzzini Illuminazione spa e TeamSystem spa. Rilevanti le prestazioni nel 2017 di Finproject (+50,8%, balzata dal 22°al 14° posto) e Pigini (+96%, dal 32° al 17° posto).
Per quanto riguarda il Maceratese al primo posto proprio la iGuzzini Illuminazione con 232 milioni e 284 mila euro di vendite nel 2017, subito dietro la Lube Industries srl con 192.131.000 euro, chiude il podio la Finproject di Morrovalle con 175.988.000 euro. Tra le prime 10 anche Pigini srl, Poltrona Frau, Clementoni, Giessegi, Industria chimica adriatica, Nuova Simonelli srl e Santoni. Ci sono anche Eurosuole e Goldenplast dell’imprenditore Germano Ercoli che hanno complessivamente un fatturato di oltre 96milioni.
Ecco le prime cento aziende a livello regionale:
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Orgogliosa di vivere in una terra de grande impresari.
Peccato che alcuni (Guzzini)rovinino l’ immagine degli altri….
Con molto dispiacere non vediamo nella lista pubblicata (forse per dimenticanza o leggerezza…….. ) la ditta camerte 6 TOUR (che si è trasferita causa terremoto a Corridonia ma non ha voluto trasferire la sede legale da camerino).
La ditta 6 TOUR ha chiuso un fatturato di EURO 96 Milioni nel 2017 – di Euro 60 Milioni nel 2016 e chiuderà il bilancio 2018 con Euro 140 Milioni.
Con il risultato 2017 è tra le prime 35 aziende nelle marche e tra le prime 10 della provincia di macerata.
Questa è una eccellenza marchigiana e “CAMERTE” … 95 dipendenti…… ma non se ne sente mai parlare…
(Orgoglio Camerte)
Dato che questa ditta stratosferica che passa da un fatturato di 96 mil. a 140 mil.ma stranamente non è conosciuta da molti, almeno potreste dirci gentilemnte di cosa si occupa o cosa produce.
Ci occupiamo di turismo e lavoriamo con 10.000 agenzie di viaggio distribuite su 36 paesi paesi mondiali: piattaforma web http://www.6tour.com