Palazzina per sfollati a Tolentino,
stop dell’Anticorruzione

SISMA - Secondo l'Anac i lavori per l'edificio in contrada della Rancia non interessano la realizzazione di strutture abitative di emergenza, ma sono ordinari interventi di edilizia residenziale. Il sindaco Pezzanesi: «Un malinteso che si risolverà in pochissimo tempo»

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La palazzina di Tolentino

 

Palazzina in contrada della Rancia a Tolentino per gli sfollati, stop dell’Anticorruzione sul progetto dell’amministrazione. L’ente guidato da Raffaele Cantone ha invitato l’Erap, che gestisce la pratica, a seguire “le ordinarie procedure di affidamento disciplinate dal codice dei contratti”, senza deroghe, per quanto riguarda il progetto di realizzare 46 alloggi per i terremotati al posto delle soluzioni abitative d’emergenza. L’impostazione dell’ente è stata quella di attuare “una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando” perché interessa lavori che “potrebbero usufruire delle deroghe proprie della normativa di urgenza” riconducibile alle casette per i terremotati. Una impostazione non condivisa dall’Anticorruzione che spiega che i lavori, per un importo di 3,6 milioni, non interessano “la realizzazione di strutture abitative di emergenza, ma ordinari interventi di edilizia residenziale pubblica, finanziati dalla Regione”. Ora Cantone attende “conferma dell’avvenuto adeguamento della documentazione di gara alle disposizioni del codice dei contratti” per l’affidamento di lavori per lo stesso importo. Per il sindaco Giuseppe Pezzanesi si tratta però di «un malinteso che si risolverà in pochissimo tempo. Noi abbiamo scelto gli appartamenti al posto delle sae e in programma ce ne sono 216. Di questi, 46, sono quelli della palazzina in contrada della Rancia. Il problema – spiega Pezzanesi – si è creato perché l’Erap inviando tutta la documentazione all’Anac forse non ha allegato i decreti 510, 518 e 532 del Consiglio dei ministri in cui era specificato il nostro caso e in cui venivamo autorizzati a costruire appartamenti al posto delle casette. L’Anac avrà quindi pensato che fosse una costruzione normale. Sono stati tratti in inganno dalla mancanza di qualche decreto sostanziale che spiegava che quegli appartamenti sono equiparabili alle sae e quindi sono d’emergenza. Sia ben inteso – conclude Pezzanesi – che, sicuro di aver operato nel rispetto di tutte le regole e certo della professionalità dell’Erap, attuerò ogni forma di protesta e contestazione atte a garantire in tempi brevi, il superamento di questa condizione di stallo, compresa anche, in ultima ratio, la riconsegna della fascia di primo cittadino, in difesa e nel pieno rispetto di tutta la comunità di Tolentino».

(Servizio aggiornato alle 18,11)

Approvato progetto esecutivo per la struttura in contrada Rancia



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