Misure di sostegno per il sisma
«Le imprese non riescono ad accedere»

L'APPELLO di Confartigianato alla Regione: «Molte ditte e negozi non soddisfano i requisiti. Che l'aiuto sia effettivo»

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«Negli ultimi mesi, soprattutto nel territorio di Camerino, abbiamo assistito ad una forte pubblicizzazione delle misure a sostegno delle zone colpite dal sisma. In realtà, analizzando i bandi aperti, è evidente che nessuno degli aiuti attualmente previsti riesce ad offrire un effettivo sostegno alle imprese delle aree del cratere». A dirlo Confartigianato imprese di Macerata, che chiede quindi alla Regione, che vara le misure, di ritararle per aiutare effettivamente le piccole e piccolissime imprese che hanno difficoltà per il terremoto. «In alcuni casi – spiega l’associazione di categoria – i bandi prevedono quale condizione di accesso, soglie minime di investimento assolutamente fuori dalla portata di piccole, in alcuni casi piccolissime, imprese che stanno tentando, con grandi sacrifici, di mantenere in vita le loro attività. Altri bandi invece, pur prevedendo soglie di investimento minimo accessibili, pongono limitazioni di altro tipo e non risultano essere dedicati alla ripresa nei territori del sisma, ma più che altro comuni agevolazioni senza tale specifica finalità. E’ il caso del bando del commercio per la imprese del settore non alimentare che si rivolge alle piccole imprese di commercio al dettaglio, ma non rappresenta una misura agevolativa “ad hoc” per le zone del cratere, prevedendo delle oggettive limitazioni ai tanti negozianti che avrebbero interesse a partecipare ma che non possono per carenza di requisiti. Tale bando, che potrebbe rappresentare un’opportunità per le realtà commerciali, consentendo di agevolare spese per ristrutturazione, ampliamento dei locali, acquisto di arredi, attrezzature fisse, nei fatti non coinvolge le imprese dell’area cratere poiché rivolto ad imprese in sede fissa. Requisito questo che contrasta con la situazione di sistemazione provvisoria in cui, ad esempio le imprese di Camerino, si trovano ad operare in seguito alla dichiarazione di inagibilità dei loro locali». Simone Clementi di Confartigianato aggiunge che «è nostro dovere chiarire che il bando in questione, promosso dalla Regione, ha delle evidenti limitazioni che ne impediscono l’accesso alle imprese del territorio, soprattutto ai commercianti ancora dislocati nella struttura temporanea City Park di Camerino. Il nostro auspicio è che la Regione possa emettere bandi mirati all’effettivo aiuto di queste imprese, tenendo conto delle problematiche esistenti e contribuendo in modo efficace e puntuale alla loro ripartenza».



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