I migranti sono stati trasferiti,
«ex albergo inutilizzabile
come casa di riposo»

PIORACO - L'amministrazione ha deciso di ripristinare la vecchia struttura lesionata dal sisma

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Luisella Tamagnini, sindaco di Pioraco

 

di Monia Orazi

Sono stati trasferiti da circa una settimana, i richiedenti asilo che a Pioraco hanno vissuto per circa due anni nell’ex albergo Miramonti, gestito da una cooperativa privata che ha vinto l’apposito bando emanato dalla Prefettura di Macerata. Dell’operazione, disposta dalla Prefettura che ha competenza sulla gestione dei migranti, il Comune di Pioraco non era stato informato, ma il trasferimento dei migranti non è passato inosservato. Sarebbero stati portati a Camerino, in un’altra struttura gestita dalla stessa cooperativa. A maggio l’ex sindaco di Pioraco Giovanni Miliani aveva scritto una lettera alla Prefettura di Macerata, per chiedere di mettere nell’ex albergo gli anziani della casa di riposo, resa inagibile dal sisma, che dall’ottobre 2016 sono ospiti dell’ospedale di Matelica (leggi l’articolo).

Oggi in una nota l’amministrazione comunale di Pioraco, fa sapere che questo non è possibile, per mancanza di copertura finanziaria, sia per fare i lavori che per pagare un eventuale affitto, essendo l’edificio di proprietà privata. «A seguito del ritiro, da parte della Prefettura, dei migranti situati nell’albergo Miramonti, si vorrebbe riproporre tale struttura per accogliere gli ospiti della casa di riposo attualmente situati nell’ospedale di Matelica dopo gli eventi sismici del 2016. A tal fine, su richiesta della cooperativa Asscoop e su incarico del Comune è stata eseguita una valutazione di idoneità dell’immobile da parte di apposita commissione che sul verbale del 12 giugno 2018, segnala la possibilità di trasferire gli ospiti previ importanti lavori di adeguamento della struttura che è comunque privata». L’amministrazione comunale fa presente che non è possibile avere fondi per intervenire con i lavori o il pagamento dell’affitto, dunque si provvederà a seguire l’iter previsto per la riparazione della casa di riposo lesionata dal sisma: «Non avendo la potestà giuridica di intervento nella struttura in oggetto, non essendo inoltre disponibile una copertura economica né la possibilità di farsi carico dell’affitto, né tanto mento dell’acquisto della stessa da parte del Comune si è deciso di proseguire sulla strada del ripristino della casa di riposo così come stabilito dagli accordi e dalle sovvenzioni regionali per il quale è già iniziato il necessario iter amministrativo. Sarà cura di questa amministrazione concentrare tutte le forze per dare massima celerità e attenzione alla problematica».



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