di Marco Ribechi
E’ un sogno quello che si è realizzato per Davide Zilli, vincitore della 29a edizione di Musicultura con il brano “Coinquilini”. Lo stralunato professore, scalzo e accompagnato dal busto di Giacomo Leopardi come talismano, stenta a credere nel verdetto del pubblico dello Sferisterio che lo ha visto trionfare nonostante l’alta qualità delle proposte degli altri artisti in gara. «L’esperienza di Musicultura è stata fantastica – spiega in conferenza stampa il vincitore – la magia di questo festival è che è molto radicato nel territorio (e nasce a Recanati, città di Giacomo Leopardi ndr), a differenza di altre manifestazioni musicali. Esci in strada e la gente ti saluta, ti dicono in bocca al lupo, qui un artista si sente veramente ben voluto e tutti partecipano con entusiasmo all’atmosfera che si crea in città».
Zilli è stato eletto vincitore tra 800 partecipanti ciascuno dei quali ha inviato due canzoni per un totale di 1600 brani. Un percorso che parte ben prima delle audizioni e che nella serata finale trova la sua realizzazione. «Voglio fare i complimenti, anche a nome di tutta la città – spiega il sindaco Romano Carancini – ai tre presentatori che hanno offerto una prova ben oltre le nostre aspettative. John Vignola e Gianmaurizio Foderaro li conoscevamo già bene, l’ingresso di Metis Di Meo ha portato quella ventata di freschezza che serviva al festival. Sono sicuro che Fabrizio direbbe che è stato fatto un buon lavoro».
E l’augurio, almeno da parte del primo cittadino, è quello di poter ritrovare la stessa squadra anche il prossimo anno per l’edizione del trentennale. «Abbiamo bisogno di sostegno ed entusiasmo – aggiunge Ezio Nannipieri vicepresidente di Musicultura – Per i trentanni serve una grande festa e già ci metteremo a lavoro nelle prossime settimane».
Da parte loro i tre moschettieri alla conduzione non risparmiano elogi per il festival e l’affiatamento sembra quello di un terzetto già navigato. Uniti nel dire che sostituire Frizzi era una prova che li spaventava ma che hanno affrontato con gioia e determinazione. Il più emozionato è Foderaro che a stento trattiene le lacrime: «Abbiamo cercato di non sconvolgere lo stile che Fabrizio aveva dato alle serate – spiega il presentatore – se alcune volte siamo sembrati un po’ cauti non era per paura ma per rispetto». Ottimi anche i risultati raggiunti sui canali social dove le serate sono state trasmessi in diretta live sulla pagina di Musicultura, di RadioRai 1 e di RaiTre. Ad agosto, probabilmente nella seconda serata del mese, RaiTre trasmetterà una sintesi delle serate finali allo Sferisterio. La speranza è che per l’edizione dei 30 anni si possa tornare in diretta in prima serata, traguardo ampiamente meritato da Musicultura sia per la sua storia che per la qualità della musica proposta. “Meraviglioso!” direbbe un vecchio amico.
(foto di Fabio Falcioni)
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