Countdown Musicultura:
“La Controra” parte con Mark Harris

LO SPECIALE del festival inizia domani (lunedì 11) con appuntamenti musicali per tutti i gusti: dal mistero legato all'accordo iniziale di "A hard day's night" alla storia della canzone d'autore italiana

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La-Compagnia

La Compagnia

 

Countdown per l’apertura della 29esima edizione di Musicultura, mancano poche ore all’inizio degli attesi appuntamenti aperti al pubblico della settimana del destival dall’11 al 17 giugno: “La Controra”, un festival nel festival, multiforme come il suo pubblico, eterogeneo, sia per interessi culturali, che per profilo anagrafico, che per provenienze geografiche. Un mix di concerti, recital, incontri, dibattiti, reading – tutti ad ingresso libero – che al ritmo di tre, quattro e anche cinque iniziative al giorno cadenzano le giornate della settimana del festival Musicultura. Tra le location della Controra, disseminate nel centro storico di Macerata: piazza Cesare Battisti, piazza della Libertà, i cortili di palazzo Ciccolini, del palazzo municipale, di palazzo Conventati.

MARK-HARRIS

Mark Harris

Si parte domani lunedì 11 alle 18 nel cortile del palazzo municipale con Mark Harris, che con “Artisti si rinasce” ripercorrerà parte della storia della musica d’autore italiana. «Curiosando tra i titoli dei dischi “miei” pubblicati con i grandi della canzone – afferma Harris – ho notato che una decina sono omonimi, cioè portano semplicemente il nome (o cognome o pseudonimo) dell’artista che li ha incisi. E tra questi sette non sono dischi d’esordio, ma allora, perché la scelta dell’omonimo “senza titolo”, come se fosse il primo disco? “Alan Sorrenti” (1974). “Patty Pravo” (1976), “Enzo Jannacci” (1980), “Finardi” (1981), “Fabrizio De André” (1981), “Gaber” (1984), “Zero” (1987)– tra aneddoti, esempi musicali e riflessioni – credo di poter gettare un po’ di luce sul mistero». Mark Harris, polistrumentista, arrangiatore, direttore musicale, produttore, compositore, cantante e paroliere, ha collaborato con tantissimi ‘big’ della musica nazionale ed internazionale. Musicista eclettico, passa dalla “new music” contemporanea al rock e al jazz, si trasferisce in Italia nel 1967, dove dal 1974 al 1975 è parte dei Napoli Centrale.

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Adriana Asti

Alle 18,30 nel cortile di Palazzo Conventati sarà protagonista l’attrice Adriana Asti con “Un futuro infinito”. Piccola autobiografia un libro dove racconta se stessa e il suo mondo, popolato da scrittori, poeti, maghi, intellettuali, registi, attori, primedonne, personaggi eccentrici e bizzarri. Le cene con Alberto Moravia, Carlo Emilio Gadda, Goffredo Parise, Elsa Morante e Natalia Ginzburg e i lavori con i più famosi registi del Novecento, da Harold Pinter a Bob Wilson. Una vita tra le estati a Ischia con Luchino Visconti e il legame struggente con Pier Paolo Pasolini. Il sodalizio umano e artistico con Franca Valeri. La spaventevole malattia che non riuscì a tenerla lontana dal palcoscenico. E ancora, le prime nozze con Fabio Mauri e l’incontro e il matrimonio con Giorgio Ferrara: lei quarantenne, lui poco più che ventenne. “Un futuro infinito. Piccola autobiografia” è la storia di una straordinaria attrice, riservata eppure spregiudicata, libera e anticonvenzionale.

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A hard day’s night, storico singolo dei Beatles

Alle 21,15 nel cortile di palazzo Ciccolini Roberto Giambò, professore ordinario di Analisi Matematica all’università di Camerino con With a little help from Maths: nel 1964 i Beatles aprono “A Hard Day’s Night” con un accordo misterioso, la matematica entra in gioco per risolvere un enigma del rock, un vigoroso accordo, così complesso che, da allora, autorevoli studiosi hanno dissentito, e tuttora dissentono, sulla sua composizione. Gli strumenti della matematica ci aiuteranno a risolvere il mistero una volta per tutte..

Alle 21,30 in piazza della Libertà grande spettacolo musicale di apertura con “ La Compagnia” di Musicultura: Gabriella Ferri, una voce fuori dal coro. La figura di Gabriella Ferri tratteggiata da Piero Cesanelli in un viaggio artistico di cui la protagonista è una donna passionale, generosa, affascinante un’ artista che può essere considerata una delle più grandi interpreti della canzone popolare del nostro paese, soprattutto per il ruolo di “Mamma Roma” ereditato dalla Magnani. Sul palcoscenico di apertura del Festival i 13 grandi artisti de “La Compagnia”: Valentina Guardabassi, Alessandra Rogante, Francesco Caprari, Elisa Ridolfi (interpreti). Adriano Taborro (chit., mandolino, violino), Casta (chit.), Paolo Galassi (basso), Roberto Picchio (fisa), Alessandra Tamburrini (tastiere), Luca Mengoni (violino), Riccardo Andrenacci (batteria), Piero Piccioni e Fulvia Zampa (voci narranti), Andrea Pompei (contributi video), Silvana Bozzi (acqueforti).



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