Far trasferire i migranti dall’ex hotel Miramonti, in cui vivono circa una ventina di pakistani, per lasciare spazio ai nonnini della casa di riposo. La proposta viene dall’ex sindaco di Pioraco Giovanni Miliani che ha scritto una lettera aperta alla Prefettura. «E’ mortificante ed avvilente dopo le vicende del terremoto, riproporre per l’ennesima volta, lo Stato di indifferenza sociale in cui sono costretti a vivere le categorie degli anziani nelle nostre terre. E’ quasi una colpa essere sopravvissuti alle tragiche scosse del sisma ed avere raggiunto una tarda età. Il recupero della casa di riposo di Pioraco, pur finanziato per un importo considerevole da oltre un anno, dopo l’emissione delle tante ordinanze – scrive l’ex amministratore – (ultime tra le tante quella del 10 maggio scorso, la numero 56), con le quali è stato demandato ai comuni lo svolgimento di tutta la prassi burocratica per l’affidamento della progettazione delle opere pubbliche, nonché per l’espletamento delle gare d’appalto, per l’aggiudicazione, si trova ancora nel regno dei sogni». Miliani ricorda che l’anno scorso per chiedere di spostare temporaneamente i migranti e fare spazio agli anziani è stata fatta una raccolta di firme: «E’ stata presentata nel marzo del 2017 da circa 400 cittadini, una petizione popolare al Prefetto di Macerata, è stato scritto due volte anche al Papa, è stato scritto alle diverse componenti politiche, al commissario straordinario, senza ricevere una risposta. Era stata suggerita la soluzione di portare a Pioraco questi anziani, trasferendo momentaneamente gli immigrati accasati all’ex albergo Miramonti».
L’ex sindaco ricorda come sono state sollevate delle questioni rispetto all’idoneità dell’ex Miramonti, spiegando la situazione attuale in cui vivono i nonnini piorachesi: «Sono state sollevate eccezioni circa l’agibilità dei locali abitati, dimenticando che in qualche comune vicino, ad esempio Camerino, gli anziani vivono in un’abitazione civile ai sensi ai sensi dell’articolo 20 della vigente legislazione in materia, stante le deroghe previste per le circostanze particolari esistenti. Senza contare che gli anziani sono stipati in cinque dentro le camerate della Rsa di Matelica da ormai oltre 20 mesi e rappresentano un impedimento sostanziale per causa di spazio all’aumento dei posti letto, concessi da tempo alla Regione, di questo stesso nosocomio. E ciò senza riflettere che quest’ultimo particolare riduce il potenziale dell’accoglienza sanitaria ed assistenziale per l’intera area dell’alto Potenza e dell’alto Esino, in un servizio sanitario anacronistico, senza aggiungere altro, nei tempi di degenza ed assistenza, anche per i casi urgenti».
Fino al 2016 gli anziani erano ospiti della casa albergo Agnese Mataloni, rimasta danneggiata dal terremoto, la cui ristrutturazione è stata finanziata dal piano delle opere pubbliche.
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Condivido interamente l’articolo del dott. Mililani. Annoso problema che speriamo si risolva il prima possibile.